Il saggio presenta i contenuti del volume di Storia Urbana dedicato alla ricostruzione in Germania dopo la seconda guerra mondiale; volume che si collega idealmente con quello edito nel 2007 sulla ricostruzione post bellica in Italia e un terzo, in corso di pubblicazione, dedicato alle città del Giappone. Le tre edizioni hanno l’obiettivo di cogliere i tratti comuni in queste esperienze nei territori sconfitti ma, anche, le peculiarità che caratterizzano ciascuna vicenda ricostruttiva nel decennio che segue la fine del conflitto. Il caso della Germania, analizzato in questo volume, si presenta particolarmente complesso e variegato già dalla questione dei danni. L’obiettivo dei bombardieri alleati fu di annientare psicologicamente, con la tecnica del moral bombing, la popolazione tedesca concentrata nei centri antichi degli agglomerati urbani che per questa ragione subirono danni di molto superiori a quelli, già ingentissimi, di paesi come l’Italia. Come emerge dai saggi contenuti nel volume, altre ragioni, quali i diversi modelli politici della parte est e ovest della Germania dopo la guerra, i fattori economici - favorevoli alla Germania Ovest con conseguenze però non sempre positive sui tessuti urbani danneggiati - l’ateismo di stato nell’Est, il differente significato attribuito ai valori identitari ma anche, infine, la continuità o meno con le politiche urbane pre-belliche se non addirittura pre naziste, prefigurarono, in ciascuna città, modalità di ricostruzione in molti casi profondamente differenti.