BOOKS BY VALERIA UGAZIO

Ferdinando Salamino, Valeria Ugazio

Assediati dalla colpa

Casi clinici con disturbo ossessivo-compulsivo e dintorni

Che cosa innesca l’esordio di un disturbo ossessivo-compulsivo? Esiste un filo conduttore tra le storie dei soggetti con tale sintomatologia e quelle di coloro che sperimentano blocchi esistenziali, atti impulsivi e pensieri intrusivi? Quali sono le risorse terapeutiche a disposizione del clinico nel relazionarsi con questi pazienti, per i quali anche il rapporto terapeutico è minato dal dubbio e dalla colpa? Il volume risponde a questi e altri interrogativi invitando il lettore nella stanza di terapia.

cod. 1250.358

Valeria Ugazio, Lisa Chiara Fellin

Le dinamiche di potere nella terapia con anoressiche e bulimiche: da vincolo a risorsa?

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 128 / 2022

L’articolo presenta i percorsi alternati, una strategia terapeutica sistemica per le anoressie e bulimie adolescenziali ideata da Ugazio (2010; 2013; 2019). Si tratta di un percorso terapeutico pianificato, articolato in quattro fasi, che alternano format familiari a sedute individuali con la paziente. Questo approccio si fonda sulla teoria delle polarità semantiche familiari (Ugazio, 1998; 2012; 2018), secondo cui nella conversazione di e con queste famiglie prevale la semantica del potere. Attraverso la discussione di un caso clinico mostriamo come questa strategia aiuti a superare i dilemmi, legati alle dinamiche di potere, così caratteristici delle psicoterapie con i disturbi alimentari e massimizzi l’alleanza terapeutica con la famiglia e soprattutto con la paziente.

Maurizio Andolfi, Camillo Loriedo

Depressioni e sistemi

Il peso della relazione

Il volume esprime l’impegno dei terapeuti familiari ad approfondire la depressione nelle varie fasi del ciclo di vita e i suoi legami con le dinamiche familiari e di coppia. L’obiettivo è di mostrare strategie terapeutiche in grado di affrontarla.

cod. 1249.1.25

Valeria Ugazio

L’appartenenza negata. Il contesto intersoggettivo delle organizzazioni depressive

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 94 / 2010

L’Autrice sostiene che la depressione cronica si sviluppa in famiglie caratterizzate dalla "semantica dell’appartenenza", in cui c’è chi è radicato nella famiglia, nella parentela e nella comunità e chi, al contrario, è escluso, emarginato. La posizione che il futuro depresso assume in questa semantica è tale da fargli sperimentare un dilemma che coinvolge il suo sé e per lo meno una relazione di vitale importanza per il paziente. L’articolo ricostruisce il contesto intersoggettivo attuale e originario dentro il quale si costruisce la posizione del paziente e il dilemma che la caratterizza. Inoltre mette in evidenza le risorse di questi pazienti, rintracciabili nei loro positioning e utilizzabili nel corso del processo terapeutico.

Valeria Ugazio, Lisa Fellin, Roberto Pennacchio, Attà Negri, Francesca Colciago

L’ermeneutica triadica sistemica è davvero estranea al senso comune?

TERAPIA FAMILIARE

Fascicolo: 92 / 2010

La teoria sistemico-narrativa del cambiamento terapeutico suppone che le persone: a) normalmente non utilizzino schemi esplicativi triadici, b) ma siano in grado di contribuire a costruirli in seduta, grazie alle tecniche di conduzione del terapeuta. Per verificare questi presupposti sono state analizzate le spiegazioni fornite da 400 soggetti (studenti universitari) ad un comportamento inaspettato presentato attraverso 4 situazioni-stimolo in cui è stata manipolata l’ampiezza del campo di osservazione. I risultati dimostrano che le spiegazioni triadiche sono inconsuete, ma non del tutto estranee al senso comune e aumentano significativamente con l’allargamento del campo di osservazione dalla monade alla triade. È soprattutto la situazione- stimolo "triadica enigmatica" che - aggiungendo una discrepanza disorientante nel comportamento degli attori - sollecita una frequenza maggiore di spiegazioni triadiche. I risultati emersi, se confermati da un campione clinico, accreditano tecniche terapeutiche che privilegiano ridefinizioni costruite attivamente dai pazienti anziché reframing "preconfezionati". Sembrano inoltre suggerire ai terapeuti di esaminare, assieme ai loro pazienti, le contraddittorietà che proprio l’allargamento del campo di osservazione spesso rivela.