Coordinata: da Maria Teresa Maiocchi
Comitato scientifico: Sonia Alberti, Sidi Askofaré, David Bernard, Francesca Bonicalzi, Giuseppe Bertagna, Silvana Borutti, Vittorio Cigoli, Elena Croce, Gianfranco Dalmasso, Silvano Facioni, Marisa Fiumanò, Pier Francesco Galli, Davide Margola, Costanza Marzotto, Enrico Molinari, Josep Monseny, Fabrizio Palombi, Pier Aldo Rovatti, Eugenia Scabini, Marc Strauss, Giancarlo Tamanza.
Riferimenti EPFCL (Ecole des Forums du Champ Lacanien)
CAOE (Collège de l’Orientation Epistemique): Gabriel Lombardi, Maria Luisa de la Oliva, Maria Teresa Maiocchi, Colette Soler.
CLEAG FPL-EPFCL (Forum Psicoanalitico Lacaniano – Dispositivo Italiano dell’EPFCL): Mario Binasco, Moreno Blascovich, Annalisa Davanzo, Renato Gerbaudo, Patrizia Gilli, Maria Teresa Maiocchi, Marina Severini, Francesco Stoppa.
La scoperta di Freud mette in gioco l’altra scena del soggetto: teatro nascosto, esclusivo, ad intra, mondo interno e mentale, mentre il conscio sarebbe ad extra l’esterno, il sociale.
Figlio scettico della scienza, il soggetto moderno ottiene un recupero di intimità solo allungandosi sul divano dell’analista, luogo specialistico del privato e del segreto, diviso tra pubbliche virtù del sapere e vizi privati del desiderio. Tutto qui quel che la clinica freudiana ha messo in gioco? Infelicità delle ‘masse’ e disagio della ‘civiltà’ sono solo una solitaria incursione extraclinica del Freud maturo e pessimista? Uno schema lineare, inconscio-interno-mentale/conscio-esterno-sociale è adeguato alla post-modernità?
La collana intende mostrare la pertinenza della clinica psicoanalitica a trattare il soggetto solo se viene preso nella complessità dei suoi legami. Clinica del soggetto è prima di tutto clinica dei suoi legami: con la sua nozione di discorso – inteso come legame sociale – J. Lacan mostra una causalità complessa fin nel cuore ‘privato’ della cura. Nella sua lettura di Freud, Lacan mostra gli snodi cruciali per andare al di là di una clinica localizzata nell’intra-psichico, e decifrare scenari attuali di godimento mortifero, anche o specialmente fuori setting: la psicoanalisi è una inedita forma di legame, cioè discorso a partire da cui leggerne – e modificarne – altri.
Ai paesaggi di catastrofe quotidiana del villaggio globale occorrono cliniche adeguate. Saprà il discorso analitico trattare una domanda anonima, svuotata di desiderio? La clinica – e la formazione – come vengono toccate dalla necessità di far contrasto alla omologazione segregante della soggettività, per elaborare forme di legame più vivibili? È la scommessa dei testi che la collana propone, articolazioni di una clinica del campo lacaniano.