Convergence to sustainability of well-being - The European Governance for the future

Journal title RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA'
Author/s Rosa Misso, Gian Paolo Cesaretti, Hanna Safwat Shakir, Zacharoula Andreopoulou, Monica Varlese
Publishing Year 2017 Issue 2016/2
Language Italian Pages 10 P. 9-18 File size 150 KB
DOI 10.3280/RISS2016-002002
DOI is like a bar code for intellectual property: to have more infomation click here

Below, you can see the article first page

If you want to buy this article in PDF format, you can do it, following the instructions to buy download credits

Article preview

FrancoAngeli is member of Publishers International Linking Association, Inc (PILA), a not-for-profit association which run the CrossRef service enabling links to and from online scholarly content.

Facing the challenges to the sustainability of well-being, the main commitment to EU member countries will be to give themselves a sustainable structure for the people and for all its territories, where, through an appropriate governance you must ensure exclusive benefits able to win ideas, behaviors and activities "homologated" which essentially crush the value systems pertinent to the identity of people and territories. On the basis of these considerations, the present paper aim to underline the important role that the economist has to play, reinterpreting the limits of the theory in light of a new and practical idea of economy, able to build well-being and to guarantee its sustainability in all its dimensions. Starting from the role of European integration, the paper aim to underline the importance to reinstate the "food issue" in a new idea of European integration more sustainable for all.

Di fronte alle sfide per la sostenibilità del benessere, l’impegno principale dei paesi membri dell’UE sarà quello di darsi un assetto sostenibile per le persone e per tutti i suoi territori, in cui, attraverso una governance appropriata è necessario assicurarsi vantaggi esclusivi capaci di vincere idee, comportamenti ed attività "omologate", che, essenzialmente, schiacciano i sistemi di valori identitari delle persone e dei territori. Sulla base di queste considerazioni, il presente lavoro mira a sottolineare l’importante ruolo che l’economista deve svolgere, reinterpretando i limiti della teoria alla luce di una nuova e pratica idea di economia, in grado di costruire il benessere e di garantire la sua sostenibilità in tutte le sue dimensioni. Partendo dal ruolo dell’integrazione europea, l’articolo mira a sottolineare l’importanza di ricollocare la "questione food" in una nuova idea di integrazione europea più sostenibile per tutti.

Keywords: Economic integration, European Union, well-being sustainability, food system, capital stock.

  1. Andreopoulou Z., Cesaretti G.P., Misso R. (a cura di) (2012). Sostenibilità dello sviluppo e dimensione territoriale – Il ruolo dei sistemi regionali a vocazione rurale. Milano: FrancoAngeli, pp. 1-256.
  2. Bruni L. (2004). L’economia, la felicità e gli altri. Un’indagine su beni e benessere. Roma: Città Nuova.
  3. Chambers N., Simmons C., Wackernagel M. (2000). Sharing Nature’s Interest: Ecological footprint as an indicator of sustainability. Earthscan Publication Ltd.
  4. Commissione delle Comunità europee (2009). Non solo PIL. Misurare il progresso in un mondo in cambiamento. Bruxelles.
  5. Commissione delle Comunità europee (2009). Integrare lo sviluppo sostenibile nelle politiche dell’UE: riesame 2009 della strategia dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile. Bruxelles.
  6. Comitato economico e sociale europeo (2009). Oltre il PIL: strumenti per misurare lo sviluppo sostenibile. Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Bruxelles.
  7. Commissione Stiglitz (2009). La misurazione delle performance economiche e del progresso sociale. Rapporto Stiglitz-Sen-Fitoussi. Bruxelles.
  8. Dutt A.K. (1992). Two issues on the state of development economics. In: Dutt A.K., Jameson K.P. (eds). New directions in development economics. Aldershot: Edwar Elgar.
  9. Giovannini E. (2011). Misurare il benessere equo e sostenibile per cambiare comportamenti individuali e scelte politiche. Rivista di studi sulla sostenibilità, 1: 15-17.
  10. Giovannini E. (2009). Dal PIL al benessere: nuovi indicatori per misurare il progresso della società, in Libertà e Benessere: L’Italia al futuro. Roma: SIPI.
  11. Istat (2014). BES 2014 - Il Benessere Equo e Sostenibile in Italia. Available to the link http://www.istat.it/it/files/2014/06/Rapporto_Bes_2014.pdf, visited October 10, 2015.
  12. Landreth H., Colander D. C. (1996). Storia del pensiero economico. Milano: il Mulino.
  13. Merlo C., Cuvato D. (2006). Salviamo l’ambiente, casa dei viventi – Dalla termodinamica all’impronta ecologica. Università degli Studi di Torino, Facoltà di agraria, Quaderno del Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale.
  14. Rees W. (1992). Ecological footprints and appropriated carrying capacity: What urban economics leaves out. Environment and Urbanization, 4, 2: 121-130.
  15. Rodrik D. (2003). In search of prosperity: Analytic narratives on economic growth. Princeton: Princeton University Press.
  16. Samek Lodovici G. (2002). La felicità del bene. Una rilettura di Tommaso d’Aquino. Milano: Vita e Pensiero.
  17. Sen. A. (2000). La ricchezza della ragione – Denaro, valori, identità. Bologna: il Mulino.
  18. Sen A. (2000). Lo sviluppo è libertà – Perché non c’è crescita senza democrazia. Milano: Arnoldo Mondadori.
  19. Sen A. (2001). Globalmente rassegnati. Il Sole 24 Ore, 8 luglio.
  20. Sen A. (1987). The Standard of Living. Cambridge: Cambridge University Press.
  21. Wackernagel M., Rees W.E. (1996). Our ecological footprint: reducing human impact on the earth. Gabriola Island, British Columbia, Canada: New Society Publishers. Trad. it.: L’impronta ecologica. Edizioni Ambiente, 2000.

Rosa Misso, Gian Paolo Cesaretti, Hanna Safwat Shakir, Zacharoula Andreopoulou, Monica Varlese, Convergence to sustainability of well-being - The European Governance for the future in "RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA'" 2/2016, pp 9-18, DOI: 10.3280/RISS2016-002002