Journal title S & P SALUTE E PREVENZIONE
Author/s Francesca Cristini, Francesca Poser, Luca Scacchi, Angela Perri
Publishing Year 2010 Issue 2010/55
Language Italian Pages 22 P. 31-52 File size 513 KB
DOI 10.3280/SAP2010-055002
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La peer education è stata ampiamente utilizzata come strumento per la promozione del benessere e per la prevenzione dei comportamenti a rischio, tra cui in particolare il consumo di sostanze psicoattive ed i comportamenti sessuali a rischio. Il contesto elettivo di applicazione della peer education è tradizionalmente stato quello scolastico, tuttavia recentemente si è assistito ad una sua diffusione sempre maggiore anche nei contesti extra-scolastici. La ricerca inerente i progetti di peer education in contesti extra-scolastici è tuttavia ridotta rispetto allo studio dell’applicazione della peer education a scuola. Il presente lavoro ha lo scopo di illustrare alcune caratteristiche dell’applicazione della peer education in contesti scolastici ed extrascolastici. Le caratteristiche dei progetti realizzati al di fuori della scuola sono state estrapolate da un’analisi svolta su alcuni progetti di peer education, realizzati a livello nazionale e internazionale. Vengono evidenziate le peculiarità e le differenze nell’applicazione della peer education nel tradizionale contesto scolastico ed in quello extra-scolastico, facendo riferimento in particolare ai progetti di prevenzione dei comportamenti a rischio. Sono quindi delineati vantaggi e limiti dell’applicazione della peer education nei due diversi contesti. Infine vengono sottolineate alcune criticità nell’utilizzo della peer education al di fuori della scuola, quali in particolare la mancanza di specifiche linee-guida che permetterebbero una maggior comunicazione e coordinazione tra i progetti, il mancato riferimento a specifici modelli teorici, la carenza di rigorosi ed appropriati sistemi di valutazione dei progetti.
Francesca Cristini, Francesca Poser, Luca Scacchi, Angela Perri, Quando la Peer education esce dalla scuola in "S & P SALUTE E PREVENZIONE" 55/2010, pp 31-52, DOI: 10.3280/SAP2010-055002