Journal title TERRITORIO
Author/s Francesca B. Filippi
Publishing Year 2014 Issue 2014/69
Language Italian Pages 8 P. 26-33 File size 415 KB
DOI 10.3280/TR2014-069004
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Per la borghesia italiana di primo Novecento lo spazio domestico è un codice che esprime valori e status, appartenenza di classe, virtù femminili e rispettabilità familiare. Per veicolare i messaggi che la società le affida, la casa si riempie di oggetti significanti e parla attraverso gli stili decorativi, l’articolazione delle stanze e i rituali che si sostanziano nella relazione tra gesti, arredi e spazi. Se l’allestimento di un interno confortevole è affidato alla donna ‘angelo del focolare’, la decorazione si afferma come uno dei cardini dell’istruzione femminile. Salute, comfort e morale, già rigorosamente intrecciati nel dibattito disciplinare sulla casa per le classi popolari, si impongono anche nella manualistica femminile destinata alla classe media. Le donne partecipano attivamente alla codifica e alla trasmissione dei linguaggi cui la casa dà forma: sono autrici riconosciute nella pubblicistica di settore e contribuiscono quotidianamente alla trasmissione di norme riguardanti ogni aspetto della vita familiare, dall’igiene alle buone maniere
Keywords: Spazio domestico; buone maniere; borghesia; gender studies
Francesca B. Filippi, Spazio domestico e manuali di etichetta: l’abitazione urbana per la borghesia nell’Italia giolittiana in "TERRITORIO" 69/2014, pp 26-33, DOI: 10.3280/TR2014-069004