Journal title TERRITORIO
Author/s Andrea Costa
Publishing Year 2014 Issue 2014/69
Language Italian Pages 5 P. 93-97 File size 343 KB
DOI 10.3280/TR2014-069014
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Sono circa cinquanta i velodromi italiani, per la maggior parte costruiti tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. Quasi tutti sono tutelati per legge dal Ministero Beni Culturali, in quanto immobili di proprietà pubblica la cui realizzazione risale ad oltre settant’anni, alcuni anche per Decreto: Torino, Crema e il Vigorelli di Milano, il più famoso, conosciuto nel mondo come ‘Scala del ciclismo’ per i record dell’ora e le grandi sfide che ha ospitato. Cosa fare oggi di queste importanti opere di architettura e ingegneria, che hanno un forte legame con la storia delle città a cui appartengono? L’esempio del vecchio velodromo Herne Hill di Londra ci insegna che il recupero di questi impianti può partire dalla stessa funzione per cui sono stati disegnati, dal ciclismo, intrecciandosi alle nuove politiche della mobilità urbana. In questi luoghi si può provare a coniugare la tutela della memoria e la costruzione di un nuovo modello di spazio pubblico
Keywords: Memoria; valorizzazione; spazio pubblico
Andrea Costa, I velodromi storici in Italia tra tutela e valorizzazione in "TERRITORIO" 69/2014, pp 93-97, DOI: 10.3280/TR2014-069014