Torture in Libyan Hell. The Psychotherapeutic Path of Ebrima

Journal title QUADERNI DI GESTALT
Author/s Giuseppe Cannella
Publishing Year 2022 Issue 2022/2
Language Italian Pages 19 P. 33-51 File size 204 KB
DOI 10.3280/GEST2022-002003
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The author describes his personal experience as a psychiatrist and psychotherapist within a mental health clinic in Ragusa, Italy, sponsored by MEDU-Medics for Human Rights, for mi-grants who are victims of inhuman, degrading treatment and torture. The therapeutic journey of a young migrant from Senegal, who were forced to leave the Casamance region, the scene of armed conflict, in search of fortune and work in Italy is described. The migration route proved to be extremely harsh, and the patient was locked up in Libyan prisons where he was subjected to cruel treatment and torture. The symptoms that emerge recall a clinical picture of Post-Traumatic Stress Disorder with dissociative symptoms. In the Gestalt therapy setting, the perceptual style that emerges at the contact boundary is posttraumatic, related to unbearable experiences that endangered the patient’s survival. Much of the therapeutic work, that in this work is described according to the "dance of reciprocity" model, was aimed at reconstructing a perception of a safer ground and creating more solid grounding skills. Thanks to this process, the patient was gradually able to over-come dissociation, cross the immense pain of trauma and meet the other.

Keywords: Torture, reciprocity, Gestalt therapy, migrants, Libya.

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Giuseppe Cannella, La tortura nell’inferno libico. L’incontro terapeutico con Ebrima in "QUADERNI DI GESTALT" 2/2022, pp 33-51, DOI: 10.3280/GEST2022-002003