Alcune vicissitudini del sentimento del valore altrui, della responsabilità e della colpa nell'omicidio a partire da Delitto e castigo

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Antonio Maria Ferro, Paolo Francesco Peloso, Luigi Ferrannini
Anno di pubblicazione 2007 Fascicolo 2007/2
Lingua Italiano Numero pagine 20 P. 171-190 Dimensione file 163 KB
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Partendo dall’assassinio della vecchia usuraia e della sorella in Delitto e castigo di Dostoëvskij, gli autori propongono di identificare nel sentimento del valore dell’altro, concetto prossimo a quello di empatia, un elemento che deve essere assente, o almeno temporaneamente sospeso, perché l’omicidio possa essere compiuto. Analizzano quindi le vicissitudini del sentimento del valore dell’altro, di quello della propria responsabilità e di quello della colpa in 14 diverse situazioni di omicidio o grave danno all’altra persona, alcune delle quali già prese in considerazione negli studi dedicati da Cesare Lombroso e Enrico Ferri al delitto e all’omicidio. All’affermazione di Ferri che l’assassino è in tutto diverso da noi, sul piano biologico e psicologico, gli autori contrappongono l’ipotesi che egli non sia così diverso. Si interrogano infine su come le professioni di aiuto possano entrare in contatto con queste persone e sostenerle.;

Antonio Maria Ferro, Paolo Francesco Peloso, Luigi Ferrannini, Alcune vicissitudini del sentimento del valore altrui, della responsabilità e della colpa nell'omicidio a partire da Delitto e castigo in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 2/2007, pp 171-190, DOI: