La psicoanalisi junghiana in Cina. Un dialogo tra Est e Ovest

Titolo Rivista STUDI JUNGHIANI
Autori/Curatori Marta Tibaldi
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2013/37-38
Lingua Italiano Numero pagine 13 P. 131-143 Dimensione file 745 KB
DOI 10.3280/JUN2013-037009
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La pratica analitica con i pazienti cinesi rappresenta una sfida per l’analista junghiano occidentale da molti punti di vista. L’articolo riflette su tre aspetti in particolare: le immagini inconsce del "cinese" e dell’"occidentale" interni; l’uso dell’inglese quale lingua di lavoro e lingua- ponte tra la cultura occidentale e quella orientale; l’attenzione all’intrecciarsi delle dimensioni archetipiche e individuali nei pazienti cinesi e la necessità di trovare parole transculturali per raccontare le loro storie. La pratica analitica in Cina richiede allo psicologo analista occidentale di svuotare la mente da preconcetti e pregiudizi e di avvicinare la cultura cinese in modo culturalmente rispettoso, modificando, ove necessario, gli strumenti analitici occidentali.;

Keywords:Cina, psicoanalisi, psicologia analitica, formazione psicoanalitica in Cina, dialogo oriente-occidente.

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Marta Tibaldi, La psicoanalisi junghiana in Cina. Un dialogo tra Est e Ovest in "STUDI JUNGHIANI" 37-38/2013, pp 131-143, DOI: 10.3280/JUN2013-037009