La rappresentanza degli interessi imprenditoriali nella Brescia della Belle époque

Titolo Rivista STORIA IN LOMBARDIA
Autori/Curatori Sergio Onger
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2020/2
Lingua Italiano Numero pagine 20 P. 51-70 Dimensione file 131 KB
DOI 10.3280/SIL2020-002003
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Le prime forme associative degli imprenditori italiani corrispondevano puntualmente alla struttura economica del Paese e riproducevano quindi il notevole peso degli interessi commerciali. La contiguità territoriale tra impianti industriali, reti distributive e reti creditizie favorivano la costituzione di associazioni con un forte radicamento locale. È questo il caso del Circolo commerciale, sorto a Brescia nel 1892 in modo spontaneo, geograficamente circoscritto e organizzativamente debole, nel quale erano rappresentati sia gli interessi industriali sia quelli commerciali, a dimostrazione di un basso grado di specializzazione settoriale. Al suo interno si trovavano imprenditori dell’industria, del commercio e della finanza, ma anche esponenti del ceto nobiliare che avevano iniziato a investire nell’azionariato industriale e bancario. Il Circolo divenne in pochi anni la centrale operativa di una élite di operatori economici di diverso orientamento politico che non intendevano l’azione associativa solo come difesa dei propri interessi, ma si sforzarono di collocarla nella prospettiva di una più ampia concezione ideologica, ponendosi traguardi comuni di progresso morale, civile e sociale.;

Keywords:Industriali, associazionismo imprenditoriale, rappresentanza degli interessi imprenditoriali, partito economico, Brescia.

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Sergio Onger, La rappresentanza degli interessi imprenditoriali nella Brescia della Belle époque in "STORIA IN LOMBARDIA" 2/2020, pp 51-70, DOI: 10.3280/SIL2020-002003