Books about Political and Diplomatic History

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Stefano Morosini

Sulle vette della Patria

Politica, guerra, e nazione nel Club alpino italiano (1863-1922)

Basandosi soprattutto sulle carte inedite dell’archivio della Sede centrale del Club alpino italiano, il volume cerca di documentare la presenza di elementi politici e nazionali all’interno del Cai, dalla sue origini (1863), con le rivendicazioni delle aree di lingua italiana dell’Impero Austro-Ungarico, al primo dopoguerra, quando assumerà un ruolo di presidio nazionale dei confini, passando per le vicende della Prima guerra mondiale.

cod. 1572.27

Riccardo Rao

Signori di popolo

Signoria cittadina e società comunale nell'Italia nord-occidentale 1275-1350

Rispetto alla visione affermata della signoria cittadina come forma di governo tirannica e assoluta, si evidenzia come questa nasca in armonia con il sistema pluralistico comunale, offrendo alle città risorse economiche, militari e diplomatiche, andando incontro alle esigenze dei gruppi sociali che ne sostengono la dominazione.

cod. 1573.412

Egidio Ivetic

Jugoslavia sognata

Lo jugoslavismo delle origini

Una nuova interpretazione delle origini dello jugoslavismo, che indica il periodo tra il 1830 e il 1914 come una fase di gestazione, in cui si susseguirono più jugoslavismi. Ipotesi che hanno alimentato ambivalenze e contraddizioni nello jugoslavismo approdato al fatidico 1914 e che poi si sono riversate nella storia delle tre Jugoslavie novecentesche.

cod. 1573.415

La prima monografia sulle lotte politiche e sociali del movimento anarchico italiano negli anni tra la Grande guerra e l’ascesa del fascismo al potere. Una ricostruzione di ampio respiro in grado di offrire un quadro dettagliato dell’agire anarchico nella complessa realtà politica del primo dopoguerra.

cod. 1792.218

Alessia Facineroso

Il ritorno del giglio

L'esilio dei Borbone tra diplomazia e guerra civile 1861-1870

Il volume ricostruisce le strategie operative messe in atto dal governo borbonico in esilio: una compagine ministeriale presieduta dal re Francesco II, che ha sede a Roma e che si avvale di un’estesa rete diplomatica ancora fedele alla dinastia e di numerosi contatti con i comitati antiunitari creati all’indomani del 1860 sia in Italia sia in Europa.

cod. 1573.456

Giovanni Brancaccio

Calabria ribelle

Tommaso Campanella e la rivolta politica del 1599

Il volume contestualizza la rivolta del 1599 in Calabria nel quadro della grave crisi economico-sociale, spirituale e politica della fine del ’500 e valuta lo straordinario credito arriso al suo promulgatore, Tommaso Campanella, grazie alle sue accese prediche sulla “fine del mondo e della renovatione” del secolo. Il testo ripercorre la cronaca del moto, del processo politico e religioso, della lunga detenzione inflitta al Campanella, e mostra come la rivolta fosse espressione di una ramificata sollevazione antispagnola e antifeudale, che non la confinava a un contesto puramente profetico.

cod. 120.1

Enrico Miletto

Novecento di confine

L’Istria, le foibe, l’esodo

Questo libro intende consegnare al lettore gli elementi necessari a comprendere la storia del lungo Novecento istriano. Una storia nella quale le foibe e l’esodo della popolazione italiana rappresentano soltanto un aspetto. Certamente drammatico, doloroso e tragico. Ma non l’unico, in quella che appare come una tormentata pagina del Novecento italiano.

cod. 1573.472

Vittoria Feola

Mobilità confessionale, costituzione e tolleranza

Lo spazio transatlantico inglese in età moderna

Il volume tratta l’evoluzione dell’assetto ecclesiastico inglese in rapporto alla mobilità confessionale causata dalla riforma enriciana e le risposte costituzionali che portarono alla tolleranza religiosa del 1689, analizzando i modi in cui la religione influenzò la composizione sociale degli studenti della Natio Anglica presso lo Studio padovano. L’Autrice esamina progetti ed esperimenti di tolleranza anglicana e cattolica in Irlanda, Maryland e Inghilterra, fino ad arrivare alla celeberrima proposta di John Locke.

cod. 144.8

Marco Grifo

Le reti di Danilo Dolci

Sviluppo di comunità e nonviolenza in Sicilia occidentale

Il volume ricostruisce l’attivismo di Danilo Dolci in Sicilia, dal suo arrivo a Trappeto nel 1952 ai primi anni Settanta, quando le trasformazioni innescate dal movimento del Sessantotto e dal terremoto del Belice lo condussero a dedicarsi principalmente all’impegno educativo. L’energica personalità di Dolci, la sua innovativa pratica nonviolenta e i progetti di sviluppo socio-economico della Sicilia occidentale ai quali volle dedicarsi esercitarono una singolare attrazione su ambienti politici e culturali molto diversi, in Italia e all’estero.

cod. 985.40