Gradienti di liveness

Laura Gemini, Stefano Brilli

Gradienti di liveness

Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati

La liveness rappresenta una parola chiave per lo studio dei media e della performance, perché permette di cogliere dinamicamente le trasformazioni del senso dell’“essere in presenza” nella contemporaneità. Se da una parte il digitale mostra il carattere molteplice, contingente e talvolta ideologico della categoria del live, dall’altra il valore che industrie e utenti vi attribuiscono non sembra svanire, divenendo al contrario la cifra che caratterizza l’attuale cultura dei media.

Edizione a stampa

27,00

Pagine: 198

ISBN: 9788835159339

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 1097.1.22

Disponibilità: Buona

La liveness è una parola chiave per lo studio dei media e della performance: permette di cogliere dinamicamente le trasformazioni del senso dell'"essere in presenza" nella contemporaneità mediatizzata. Osservare la liveness in termini di gradienti mostra il carattere molteplice, contingente e talvolta ideologico della categoria del live, ma anche il valore che industrie e utenti vi attribuiscono.

Il concetto di liveness riguarda la qualità che attribuiamo all'esperienza di partecipare "dal vivo" a un evento e al tipo di presenza nello spazio e nel tempo che la nostra partecipazione può assumere: essere "dal vivo" nella nostra epoca, con chat, streaming, smart working, didattica online, può assumere sfumature molto diverse.
Sebbene la liveness sia un oggetto di studio proveniente dal campo dei performance studies e dei media di massa, ha assunto negli ultimi anni un decisivo interesse interdisciplinare poiché il moltiplicarsi degli ambiti del live ha complessificato la definizione delle condizioni sufficienti o necessarie della liveness.
Il presupposto da cui il volume muove è che, proprio per questa complessità delle esperienze possibili dal vivo, è necessario ricostruire le tracce del processo co-evolutivo tra performance e mediatizzazione. E lo fa partendo da un quesito di fondo: perché studiare la liveness? Perché rappresenta una parola chiave per lo studio dei media e della performance, al pari di altri concetti ormai classici come quelli di "rimediazione", "convergenza" o "ibridazione", perché permette di cogliere dinamicamente le trasformazioni del senso dell'"essere in presenza" nella contemporaneità. Se da una parte il digitale mostra il carattere molteplice, contingente e talvolta ideologico della categoria del live, dall'altra il valore che industrie e utenti vi attribuiscono non sembra svanire, divenendo al contrario la cifra che caratterizza l'attuale cultura dei media.

Laura Gemini è professoressa ordinaria in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dove lavora a progetti di ricerca su performance, mediatizzazione e liveness digitale. È presidente della Scuola di Scienze di Comunicazione e dirige l'Osservatorio sui pubblici dal vivo della sua università. Fra le sue pubblicazioni Theatre without theatres: Investigating access barriers to mediatized theatre and digital liveness during the covid-19 pandemic (con S. Brilli e F. Giuliani, 2023).

Stefano Brilli è ricercatore presso l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dove lavora a progetti di ricerca sulle culture digitali e sul pubblico delle arti performative. I suoi interessi di ricerca sono incentrati su irriverenza e celebrità nella cultura digitale, sui pubblici dello spettacolo dal vivo e sulla sociologia delle arti. Ha di recente pubblicato YouTube Freak Show. Fama e derisione alle soglie dell'influencer culture (2023).

Introduzione
Liveness e comunicazione nel Performance/Performative Turn
(La liveness fra performance e media studies. Premessa; Performance/Performative Turn; La teoria della performance; Omologie strutturali fra forme della performance, struttura della società e comunicazione; Performance liminoide e teatro nella società differenziata per funzioni)
Mediazione e mediatizzazione della performance live
(Performance e tecnologie mediali; La valorizzazione della specificità teatrale: la liveness come ontologia del qui e ora; L'assimilazione dei linguaggi mediali nel teatro: verso nuovi feedback loop; Il trasferimento del teatro sui supporti mediali. Gradienti di liveness oltre l'hic et nunc; La liveness teatrale nell'interazione artificiale. Conclusioni)
Mediatizzazione e liveness
(Mediazione, intermedialità e mediatizzazione; Alle origini del dibattito sulla liveness; Concettualizzare la liveness; Conclusioni)
Gradienti di liveness. Pratiche e discorsi intorno all'esperienza live
(Forme della performance nella liveness mediatizzata. Premessa; Liveness e mediatizzazione della (co)presenza: la comunicazione (live) e i suoi agenti (artificiali); Liveness digitale fra intimità e autenticità; La performatività del pubblico nella liveness mediatizzata)
Bibliografia.

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