Gli uni e gli altri. Frontiere

Titolo Rivista COSTRUZIONI PSICOANALITICHE
Autori/Curatori Aldo Forno
Anno di pubblicazione 2001 Fascicolo 2001/1 Lingua Italiano
Numero pagine 10 P. Dimensione file 29 KB
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Quale anelito aspettando l’istante in cui ci avrebbero dichiarato: adesso siete grandi. Brutto giorno, quando arrivò l’imprevisto. Non esiste conoscenza che anticipi, non è il campo del pensiero, non si tratta di ignoranza. Il corpo agisce ed è il campo dell’imprevisto, dell’incerto, dell’azione, ciò che inaugura una polluzione. Quel soggetto, che noi analisti ci prepariamo ad ascoltare, ha come supporto e avvenire la cifra, nel suo andare da una cifra all’altra e poi all’altra, fino alla cifra finale che alcuni assicurano, in base alla propria pratica come analisti, non essere altro che quella esistente all’inizio. Il soggetto, nel suo errare, percorre un cammino attraversando le diverse località della vita verso cui lo portano i suoi passi esiliati. Un territorio singolare, nella geografia degli esseri parlanti. L’imprevisto, con tutta la sua impossibilità di essere pensato prima, trova un luogo preparato e là un’ubicazione. Altra maniera di prospettare la pubertà è che il parlare e il giurare nei giochi non sia la stessa cosa che il parlare e il giurare nel mondo post-iniziazione. Il soggetto si è impegnato attraverso ciò che ha detto e ciò di cui si è vantato. Vengono citati alcuni casi clinici. È proprio dell’economia del dono essere ricevuto dai progenitori e dato alla discendenza. Quindi, tanto l’entrata quanto l’uscita dall’adolescenza sono, per l’adolescente e i suoi, caratterizzate da un’economia faticosa, che impegna una diversa relazione con la parola, con l’immagine e con ciò che si articola fra loro nel sostegno reciproco che si danno. Essendo, l’uscita, l’economia della trasmissione.;

Aldo Forno, Gli uni e gli altri. Frontiere in "COSTRUZIONI PSICOANALITICHE" 1/2001, pp , DOI: