I paradossi del Sé. II: Molteplicità e integrazione (il punto di vista degli junghiani)

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Stefano Fissi
Anno di pubblicazione 2003 Fascicolo 2002/4
Lingua Italiano Numero pagine 17 P. Dimensione file 80 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Mentre il Sé degli autori freudiani è un Sé relazionale, bipersonale, diadico, il Sé junghiano è monopersonale, legato a un lavoro di differenziazione dal collettivo e di approfondimento interiore. Il Selbst è comunque una struttura funzionale sovraordinata, che presiede al processo di auto-organizzazione della psiche. È l’espressione della struttura psichica complessiva, della centrazione psichica e dell’unione degli opposti. Intrattiene un rapporto paradossale con l’Io, di reciproca filiazione e di rimando circolare. Il Sé viene acquisito attraverso il processo d’individuazione, che è una rivisitazione e una riacquisizione personale delle esperienze fondamentali dell’umanità. Tra le attuali teorie psicologiche, quella che si attaglia maggiormente alla problematica dell’individuazione lungo un percorso archetipico è la teoria dei sistemi motivazionali; questi, al pari degli archetipi, possono essere visti come modelli di regolazione e organizzazione della relazione Sé-oggetto trasmessi ereditariamente e sviluppati nella relazione col fornitore di cure, che devono essere acquisiti e padroneggiati progressivamente per un’armoniosa realizzazione del Selbst.;

Stefano Fissi, I paradossi del Sé. II: Molteplicità e integrazione (il punto di vista degli junghiani) in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 4/2002, pp , DOI: