Articolo bersaglio: gli psicologi e l’apprendimento a scuola

Titolo Rivista RICERCHE DI PSICOLOGIA
Autori/Curatori Domenico Parisi
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/1 Lingua Italiano
Numero pagine 13 P. 107-119 Dimensione file 160 KB
DOI 10.3280/RIP2013-01005
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La scuola oggi e capace di raggiungere certi obiettivi mentre in altri manifesta delle serie difficolta. Persegue bene i compiti di custodia dei ragazzi e di socializzazione fra coetanei ma ha difficolta a produrre apprendimenti nei ragazzi e a fornire loro strumenti per capire la realta. I motivi di queste difficolta sono: l’emergere della societa di massa, con cui la scuola non ha mai veramente fatto i conti, il fatto che una buona scuola non sembra essere realmente necessaria per una buona economia, il possibile contrasto tra l’ideologia egualitaria della scuola e le esigenze non necessariamente egualitarie del sistema economico, la scarsa modificabilita della scuola in un contesto sociale che si modifica velocemente. Anche gli psicologi nella scuola sono ininfluenti. Cio e dovuto a due ragioni: la psicologia tradizionalmente ignora sia la dimensione culturale dell’apprendere (l’apprendere dagli altri) sia gli artefatti tecnologici attraverso cui viene mediato l’apprendimento, come ad esempio il computer. Le caratteristiche piu innovative di tali tecnologie sono il potenziamento delle immagini visive e l’interattivita. La psicologia e impreparata a studiare questi aspetti. L’interattivita si riferisce al fatto che l’utente non e un passivo recettore ma controlla l’informazione e modifica la realta, ad esempio attraverso le simulazioni al computer dei diversi fenomeni della realta. Con l’interattivita resa possibile dal computer, l’utente puo capire e apprendere attraverso l’intuizione visiva e l’interazione i concetti che una scuola fondata solo sul linguaggio non riesce a trasmettere.;

Keywords:Psicologia, scuola, nuove tecnologie, interattivita

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Domenico Parisi, Articolo bersaglio: gli psicologi e l’apprendimento a scuola in "RICERCHE DI PSICOLOGIA " 1/2013, pp 107-119, DOI: 10.3280/RIP2013-01005