Stupidità e psicoanalisi: una questione di etica

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Dario Alparone
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2020/1
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 65-78 Dimensione file 121 KB
DOI 10.3280/PU2020-001007
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La restrizione intellettiva rientra nella categoria di debilità o ritardo mentale, che viene discussa dal punto di vista della psicologia dinamica con gli apporti degli orientamenti post-freudiani, rivisitati attraverso l’articolazione teorica lacaniana della nozione di debilità. Essendo la debilità una condizione potenzialmente costitutiva della vita psichica di ciascuno e non uno specifico stato patologico, la stupidità diventa il riflesso politico (in quanto concerne l’etica) del ritardo mentale. La condizione sociale contemporanea, in cui sembra prevalere la costituzione di legami sociali fondati su un piano immaginario, favorisce la costituzione di soggettività con caratteristiche difensive che possono portare a un funzionamento mentale tipicamente inibito. Le conseguenze di questo modello di soggettività dal pensiero ristretto possono essere politiche, come sembra dimostrare il caso Eichmann.;

Keywords:Stupidità; Psicologia delle masse; Meccanismi di difesa; Etica; Psicoanalisi e politica

  1. Allison E. & Fonagy P. (2016). When is truth relevant? Psychoanalytic Quarterly, 85, 2: 275-303.
  2. Alparone D. (2019). Riconoscimento e soggettivazione in relazione sincronica. Politica.eu, 5, 1: 66-79 -- (www.rivistapolitica.eu/riconoscimento-e-soggettivazione-in-relazione-sincronica-di-dario-alparone).
  3. Arendt H. (1963). Eichmann in Jerusalem: A Report on the Banality of Evil. New York: Viking Press (trad. it.: La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme. Milano: Feltrinelli, 1964).
  4. Arfelli P. (2008). The idiot’s dreams: Rêverie in child psychotherapy. American Journal of Psychoanalysis, 68, 1: 33-42.
  5. Bazzicalupo L. (2012). Il cerchio della paranoia politica. Possibili linee di frattura. SocietàMutamentoPolitica, 3, 6: 47-62.
  6. Bion W. (1958). On arrogance. International Journal of Psychoanalysis, 39, 2/4: 144-146. Anche in: Second Thoughts: Selected Papers on Psychoanalysis. London: Heineman, 1967, pp. 86-92 (trad. it.: L’arroganza. In: Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico. Roma: Armando, 1970. Anche in: Psiche, 2015, 2: 499-506. DOI: 10.7388/81491)
  7. Breuer J. & Freud S. (1892-95). Studi sull’isteria. Opere, 1: 162-439. Torino: Boringhieri, 1967.
  8. Brusa L. (2004). Il fuori tempo del trauma. Attualità Lacaniana, 2: 171-179.
  9. Caroz G. (2019). L’ère de l’irresponsabilité. Mental. Revue Internationale de Psychanalyse, 39: 25-29.
  10. Cassarola R.M.S. (2016). Stupidity in the analytic field: Vicissitudes of the detachment process in adolescence. International Journal of Psychoanalysis, 98, 2: 371-391. DOI: 10.1111/1745-8315.12577
  11. Castorina S. (2007). Psicologia della stupidità. Acireale (CT): Bonanno.
  12. Denis P. (2011). De l’âge bête. La période de latence. Paris: PUF.
  13. Fonagy P. & Allison E. (2014). The role of mentalizing and epistemic trust in the therapeutic relationship. Psychotherapy, 51, 3: 372-380.
  14. Freud S. (1913-14). Nuovi consigli sulla tecnica della psicoanalisi. Opere, 7: 333-374. Torino: Boringhieri, 1975.
  15. Freud S. (1915-17 [1916-17]). Introduzione alla psicoanalisi. Opere, 8: 191-611. Torino: Boringhieri, 1976.
  16. Freud S. (1921). Psicologia delle masse e analisi dell’Io. Opere, 9: 259-330. Torino: Boringhieri, 1977.
  17. Horkheimer M. & Adorno T.W. (1947). Dialektik der Aufklärung. Philosophische Fragmente. Amsterdam: Querido (trad. it.: Dialettica dell’illuminismo. Torino: Einaudi, 1966).
  18. Janet P. (1889). L’automatisme psychologique. Essai de psychologie expérimentale sur les formes inférieures de l’activité humaine. Paris: Alcan (trad. it.: L’automatismo psicologico. Saggio di psicologia sperimentale sulle forme inferiori dell’attività umana. Milano: Raffaello Cortina, 2013).
  19. Jones E. (1910). Simulated foolishness in hysteria. American Journal of Psychiatry, 67, 2: 279-286.
  20. Klein M. (1931). A contribution to the theory of intellectual inhibition. International Journal of Psychoanalysis, 12: 206-218. Anche in: Contributions to Psychoanalysis, 1921-1945. London: Hogarth Press, 1948, pp. 254-266; The Writings of Melanie Klein. Vol. 1: 1921-1945. London: Hogarth Press, 1975, pp. 236-247 (trad. it.: Contributo alla teoria dell’inibizione intellettiva. In: Scritti 1921-1958. Torino: Boringhieri, 1978, cap. 13).
  21. Lacan J. (1965). La science et la vérité. Cahiers pour l’analyse, 1/2: 5-28. Anche in: Écrits. Paris: Seuil, 1966, pp. 855-877 (trad. it.: La scienza e la verità. In: Scritti, vol. II. Torino: Einaudi, 2002, pp. 852-882).
  22. Lacan J. (2006). Le séminaire de Jacques Lacan. Livre XVI. D’un Autre à l’Autre (1968-1969). Paris: Seuil (trad. it.: Il Seminario. Libro XVI. Da un Altro all’altro, 1968-1969, Torino: Einaudi, 2019).
  23. Landauer K. (1939). Intelligenz und Dummheit. In: Federn P. & Meng H., editors, Psychoanalytische Volksbuch. Bern: Huber, 1926, 1939 (trad. it.: Intelligenza e stupidità. In: Federn P. & Meng H., a cura di, Enciclopedia psicoanalitica popolare. Roma: Astrolabio, 1949, pp. 127-139).
  24. Mannoni M. (1964). L’enfant arriéré et sa mère. Paris: Seuil (trad. it.: Il bambino ritardato e la madre: studio psicoanalitico. Torino: Boringhieri, 1971).
  25. Mannoni M. (1965). La debilité mentale en question. Esprit, 343, 11: 665-684. Anche in: L’enfant, sa “maladie” et les autres. Paris: Seuil, 1967, pp. 193-214.
  26. Merzagora I. (2019). La normalità del male. La criminologia dei pochi, la criminalità dei molti. Milano: Raffaello Cortina.
  27. Miller J.-A. (1986). Quelques réflexions sur les phénomènes psychosomatiques. In: Les phénomènes psychosomatiques et la psychanalyse. Paris: Navarin, 1986, pp.113-126 (trad. it.: Riflessioni sul fenomeno psicosomatico. La Psicoanalisi, 1987, 2: 63-71).
  28. Musil R. (1937). Über die Dummheit. In: Gesammelt Werke. Reinbek: Rowohlt, 1978 (trad. it. Sulla stupidità. In: Sulla stupidità e altri scritti. Milano: Mondadori, 1986, pp. 234-262).
  29. Palmonari A. (1995). Processi simbolici e dinamiche sociali. Bologna: Il Mulino.
  30. Purgato N. (2010). Debilità, o il potere dell’immaginario. Attualità Lacaniana, 12: 21-52.
  31. Sabouret E. (2019). Eichmann était-il vraiment opératoire? Revue Française de Psychanalyse, 83, 3: 797-808.
  32. Vorcaro Â. & Lucero A. (2011). The child and the mental debility: A Lacanian approach. Psicologia USP, 22, 4: 813-832. DOI: 10.1590/S0103-65642011005000034

  • Wittgenstein, Lacan and the ‘Toothache’: Production of Subjectivity and Limits of Language Dario Alparone, Valentina Lucia La Rosa, in The Scandinavian Psychoanalytic Review /2021 pp.38
    DOI: 10.1080/01062301.2022.2113954

Dario Alparone, Stupidità e psicoanalisi: una questione di etica in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 1/2020, pp 65-78, DOI: 10.3280/PU2020-001007