Titolo Rivista SOCIOLOGIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Marianna Filandri, Emanuela Struffolino
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/131
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 190-205 Dimensione file 813 KB
DOI 10.3280/SL2013-131012
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A partire dagli anni Ottanta si è diffusa l’espressione working poor che mette a fuoco una zona grigia del bisogno in cui si ha basso salario ma non si vive in una famiglia povera o, al contrario, si ha un salario medio o alto ma si vive una situazione di povertà familiare. Sono pochi gli studi che hanno analizzato approfonditamente il fenomeno considerando allo stesso tempo la dimensione familiare e individuale. Il paper persegue due obiettivi. In primo luogo, infatti, vedremo in che misura le stime del fenomeno si modificano in funzione delle due diverse definizioni di working poor e se l’associazione tra lavoratori poveri e tipi di famiglia - povere e non - sia cambiata tra il 2005 e il 2010. In seconda battuta, ci chiederemo se il ruolo delle variabili individuali e familiari che influiscono sulla probabilità di essere working poor secondo le diverse definizioni sia cambiato dopo la crisi economica del 2008. Le analisi condotte sui dati cross-sectional 2005- 2010 di Eu-Silc (European Statistics on Income and Living Conditions), mostrano che le due definizioni identificano sottopopolazioni non equivalenti che sono esposte a rischi di povertà veicolati da fattori diversi. Tuttavia, il fenomeno sembra avere caratteristiche strutturali che rimangono stabili nonostante la crisi.;
Keywords:Working poor, povertà familiare, basso salario, mercato del lavoro, crisi, Eu-Silc
Marianna Filandri, Emanuela Struffolino, Working poor: lavoratori con basso salario o occupati che vivono in famiglie povere? Un’analisi del fenomeno in Italia prima e dopo la crisi in "SOCIOLOGIA DEL LAVORO " 131/2013, pp 190-205, DOI: 10.3280/SL2013-131012