Titolo Rivista PSICOLOGIA DELLA SALUTE
Autori/Curatori Maria Elena Magrin, Marta Scrignaro, Veronica Viganò
Anno di pubblicazione 2007 Fascicolo 2005/3
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 55-70 Dimensione file 108 KB
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La letteratura in tema di salute e benessere ha dedicato negli anni ampio spazio all’indagine della componente valutativa e rappresentazionale (soggettiva e sociale) relativa alla salute e alla malattia intesa quale mediatore primo della risposta comportamentale soggettiva a fronte dell’insorgenza di un evento patogeno (Zani e Cicognani, 2000). Uno dei modelli maggiormente utilizzati in quest’ambito d’indagine (Moss-Morris et al., 2002; Hagger e Orbell, 2003) è il Common-sense Model of Illness Representations di Leventhal e colleghi (1980). Parallelamente a questa tradizionale linea di ricerca, alcuni studi piuttosto recenti evidenziano l’opportunità di prendere in considerazione la dimensione di senso quale fattore di resilienza contro l’insorgenza di distress psicologico (Reker e Chamberlain, 2000). In tale prospettiva il presente studio qualitativo si propone di esplorare i contenuti della rappresentazione della malattia nelle produzioni discorsive di un gruppo di 14 soggetti colpiti da infarto miocardico acuto e di indagare se e come la dimensione di senso, e nello specifico il senso di coerenza (Antonovsky, 1987a, 1987b), entri nella rappresentazione della malattia. L’analisi delle produzioni discorsive effettuata mediante il software per l’analisi su base statistica di materiale testuale T-lab ha messo in evidenza una corrispondenza tra i contenuti tipici della rappresentazione della malattia espressa dai soggetti e le categorie previste dal Common-Sense Model of Illness representation di Leventhal (1980) così come operazionalizzato da Moss Morris e colleghi (2002). Tuttavia il dato più rilevante riguarda la fondamentale funzione adattativa e salutogenica svolta dalla dimensione di senso.;
Maria Elena Magrin, Marta Scrignaro, Veronica Viganò, Rappresentazione di malattia e senso di coerenza in soggetti cardiopatici in "PSICOLOGIA DELLA SALUTE" 3/2005, pp 55-70, DOI: