Riorganizzazioni d'impresa tra benefici immediati e differiti: il caso della Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani

Journal title ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Author/s Antonio Botti, Salvatore Angione
Publishing Year 2007 Issue 2007/1
Language Italian Pages 206 P. 193 File size 46 KB
DOI
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Un processo di riorganizzazione sovente nasconde una serie di criticità derivanti dal verificarsi di situazioni difformi da quelle ipotizzate. Nella valutazione ex-ante del progetto spesso ci si sofferma più sui vantaggi dell’operazione, che sui rischi derivanti dalla medesima. È questo il punto di partenza del presente lavoro, che studia un caso di fusione tra quattro Casse Rurali per riflettere sulle problematiche derivanti da un processo di riorganizzazione aziendale e verificare se i vantaggi prefigurati dal piano industriale si sono realizzati ed in che lasso di tempo ciò è accaduto. Il contributo parte dall’individuazione delle motivazioni che hanno spinto i partecipanti alla fusione, analizzando le condizioni competitive ed enucleando gli obiettivi dell’operazione. Tali obiettivi sono confrontati con le finalità che la dottrina associa a questa operazione per inquadrare la stessa da un punto di vista teorico. Il caso analizzato può essere inquadrato in un processo di turnaround, inteso in senso ampio, infatti i partecipanti cercano di fronteggiare il declino delle performance intervenendo sulle strategie, sull’organizzazione, sui processi e sulla cultura. Nel lavoro sono, quindi, discussi i vantaggi collegati alla generazione di sinergie ed alla disponibilità di specifiche risorse e si evidenzia come tali vantaggi possono realizzarsi solo al raggiungimento di una certa dimensione minima di massa critica, la quale assume però una duplice dimensione. Infatti, la massa critica presenta una dimensione quantitativa, rappresentata dalla sem¬plice sommatoria di fattori patrimoniali, ed una qualitativa, che si manifesta nelle problematiche derivanti dall’integrazione di risorse diverse. Nel caso analizzato il diverso estrinsecarsi della massa critica è chiaramente testimoniato dal tempo entro il quale i benefici attesi si sono realizzati e dalla loro dimensione. Infatti, i benefici connessi a dimensioni strutturali della massa critica si sono realizzati in un tempo relativamente breve, come evidenziano alcuni indicatori gestionali. I benefici non correlati alla dimensione strutturale si sono concretizzati in un tempo più lungo, in quanto hanno richiesto ulteriori azioni funzionali all’integrazione delle diverse ri¬sorse. L’analisi evidenzia come in un processo di integrazione non ci si può soffermare solamente alla valutazione dell’aspetto dimensionale, ma altre variabili, come l’organizzazione, la cultura, la comunicazione, assumono un’elevata criticità nel determinare le probabilità di successo dell’operazione.

Antonio Botti, Salvatore Angione, Riorganizzazioni d'impresa tra benefici immediati e differiti: il caso della Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 1/2007, pp 193, DOI: