Titolo Rivista PARADIGMI
Autori/Curatori Robert Hanna
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/1
Lingua Inglese Numero pagine 50 P. 19-68 Dimensione file 198 KB
DOI 10.3280/PARA2012-001002
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Without a doubt, the greatest urban legend of contemporary philosophy is the beliefthat Quine refuted the A-S distinction in the Two Dogmas of the Empiricism in1951. The central claim of this essay is that the right theory of mental content and humanrationality on the one hand, and the analytic-synthetic distinction on the other,are explanatorily complementary, mutually supporting, and jointly cogent. One veryimportant further consequence of this Kantian theory is that it demonstrates that thereare in fact no such things as necessary a posteriori statements or contingent a prioristatements, contrary to popular post-Quinean belief. So Kant was right, Quine waswrong, and perhaps even more surprisingly, Kripke was wrong too.
La più grande leggenda metropolitana della filosofia contemporanea è indubbiamentela credenza che, in Two Dogmas of the Empiricism (1951), Quine abbia confutatola distinzione tra analitico e sintetico. La tesi principale di questo saggio è chela corretta teoria del contenuto mentale e della razionalità umana, da una parte, e ladistinzione tra analitico e sintetico, dall’altra, siano esplicativamente complementari,si supportino reciprocamente e siano unitamente cogenti. Un’ulteriore e molto importanteconseguenza di questa teoria kantiana è la dimostrazione che, contrariamentealla popolare credenza post-quineana, non c’e nulla di simile ad affermazioni necessariea posteriori o contingenti a priori. Così Kant aveva ragione, Quine torto e - cosaforse ancor più sorprendente - aveva torto anche Kripke.
Keywords:Analitico-Sintetico, Apriori, Kant, Kripke, Necessario, Quine.
Robert Hanna, The return of the Analytic-Synthetic Distinction in "PARADIGMI" 1/2012, pp 19-68, DOI: 10.3280/PARA2012-001002