Commento a "L’esperienza dello psicodramma in un centro ambulatoriale per le dipendenze patologiche" di Marcella Cannalire

Titolo Rivista QUADERNI DI GESTALT
Autori/Curatori Giuseppe Sampognaro
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/1
Lingua Italiano Numero pagine 5 P. 115-119 Dimensione file 280 KB
DOI 10.3280/GEST2012-001011
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Commentando l’articolo di Cannalire, l’autore evidenzia elementi comuni tra lo psicodramma freudiano e la psicoterapia della Gestalt, come lo sfondo ideologico-epistemologico che considera fondante una lettura relazionale dell’identità e un intervento terapeutico gruppale focalizzato sui confini che separano/uniscono i partecipanti nel campo fenomenologico. Altre comunanze sono rintracciate nella considerazione dell’esperienza come strumento di consapevolezza e di cambiamento, e nel ripristino della spontaneità organismica come obiettivo di benessere. Le differenze teoriche e metodologiche individuate dall’autore (la famiglia o la pòlis come prototipo del gruppo, il contatto o i processi identificativi e/o proiettivi, la dimensione temporale dell’esperienza, il passato che si riattualizza o la focalizzazione sul now-for next, la ripetizione o la co-creazione) forniscono al lettore le chiavi di lettura per orientarsi tra le peculiarità dei due approcci terapeutici.;

Keywords:Psicodramma, psicoterapia della Gestalt, obiettivo terapeutico, relazione, contatto, identificazione.

Giuseppe Sampognaro, Commento a "L’esperienza dello psicodramma in un centro ambulatoriale per le dipendenze patologiche" di Marcella Cannalire in "QUADERNI DI GESTALT" 1/2012, pp 115-119, DOI: 10.3280/GEST2012-001011