La complessa realtà della Rete tra "creatività" dei fornitori di servizi Internet ed esigenze regolatorie pubbliche: la sottile linea di demarcazione tra provider di servizi “content” e di “hosting attivo”

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Anna Papa
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/2 Lingua Italiano
Numero pagine 33 P. 221-253 Dimensione file 184 KB
DOI 10.3280/ED2012-002004
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La Rete Internet si presenta come una realtà complessa nell’ambito della quale alla funzione di trasmissione di dati si associano, acquisendo sempre maggiore rilevanza, funzioni legate all’utilizzo diffuso degli strumenti propri della società dell’informazione e della comunicazione. In costante crescita sono anche i soggetti che offrono servizi legati alle funzioni ora citate, in particolare fornitori di connettività e gestori di applicazioni in grado di consentire la comunicazione e la diffusione in Internet di notizie, opinioni e contenuti. A fronte di una così complessa realtà, la legislazione nazionale, in linea con la normativa europea, in materia si presenta ancora poco sensibile alle differenziazioni dei ruoli ricoperti dai soggetti operanti in Rete, come fornitori di servizi e come utenti. Essa attribuisce centralità, soprattutto sul piano della responsabilità, all’Internet provider, considerato come il soggetto centrale della fruizione dei servizi Internet, pur nella tripartizione ora prevista dalla normativa nazionale (in ossequio a quella comunitaria) che distingue tra access, caching e hosting. In realtà, pur certi dell’importanza dei Service per il funzionamento (e il controllo) della Rete, appare ormai evidente che i fornitori di servizi Internet si presentano come un universo ben più articolato e dinamico, con prestazioni che vanno a collocarsi nello spazio creato dalla Rete e non semplicemente nella funzione di trasmissione o conservazione dei dati immessi o prodotti. Una prima importante conseguenza è la difficoltà di distinguere tra "hosting" e "content" provider. Sono soprattutto questi ad essersi molto evoluti negli ultimi anni. Nel saggio ne vengono forniti tre esempi: siti istituzionali, gestori di piattaforma e curatori di luoghi di discussione. In assenza di una regolamentazione normativa, a livello europeo e nazionale, la giurisprudenza sta cercando di individuare un punto di bilanciamento tra i diversi interessi coinvolti che tenga conto delle caratteristiche e del carattere innovativo della Rete rispetto ad esperienze e contesti preesistenti. Appare tuttavia evidente che l’azione giurisprudenziale da sola non è in grado di stabilizzare e di dare affidabilità ad un comparto che necessita invece di regole, frutto di una riflessione condivisa, idonee a garantire una operatività "regolata", rispettosa dei diritti individuali, della concorrenza ma nel contempo capace di assecondare la profonda innovazione dell’informazione e della comunicazione che la Rete sta realizzando;

Anna Papa, La complessa realtà della Rete tra "creatività" dei fornitori di servizi Internet ed esigenze regolatorie pubbliche: la sottile linea di demarcazione tra provider di servizi “content” e di “hosting attivo” in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 2/2012, pp 221-253, DOI: 10.3280/ED2012-002004