Il quadro normativo sulle denominazioni commerciali dei prodotti ittici nella gestione delle frodi: strumento utile o problema irrisolto?

Titolo Rivista ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE
Autori/Curatori Anna Gaviglio, Alberto Pirani, Eugenio Demartini
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/1
Lingua Italiano Numero pagine 20 P. 183-202 Dimensione file 572 KB
DOI 10.3280/ECAG2013-001009
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The authors suggest that the extent of fraudulent seafood sales reported in recent years is, in some way, correlated to the questions regarding Italian commercial fishnaming- policy. However, given the scarcity of data and studies, the work is necessarily exploratory in nature, focusing on three main issues: the policy framework for seafood-labeling, the evolution of lists of trade names for fish species, and the extent, as well as the different types, of fraudulent sales recorded. From the available data the authors believe that the fish-naming system is improving, however, the scarcity of studies aimed at estimating the real amount of diversification in trade names for marine species would seen to be an obstacle to the adoption of a succesful policy. Furthermore, seafood retailers seems to be assuming an important role in fraud management, hence the government should support research to innovative species-detection methods which could be applied directly to retailers’ quality insurance systems. This would be a win-win strategy, preventing fraudulent behaviour and reducing the costs attributable to public inspections.;

Keywords:Fish products, frauds, labeling, consumer safety, research perspectives

Jel codes:L15, Q18, Q22

  1. Decreto Legislativo del 27 gennaio 1992, n. 109 Attuazione delle direttive 89/395/CEE e 89/396 CEE concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari.
  2. Decreto Ministeriale 27 marzo 2002. Etichettatura dei prodotti ittici e sistema di controllo.
  3. Direttiva 89/395/cee relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri concernenti l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari destinati al consumatore finale, nonché la relativa pubblicità
  4. Direttiva 89/396/cee del Consiglio relativa alle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare
  5. Regolamento (ce) 104/2000 relativo all’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
  6. Regolamento (ce) 1224/2009 del Consiglio, del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca.
  7. Regolamento (ce) 2065/2001 che stabilisce le modalità d’applicazione del regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio per quanto concerne l’informazione dei consumatori nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
  8. Regolamento (ce) 404/2011 della Commissione, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) 1224/2009 del Consiglio che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca
  9. Regolamento (ce) 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale
  10. Regolamento (ce) 854/2004 norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animali destinati al consumo umano.
  11. Regolamento (ce) 1005/2008 che istituisce un regime comunitario per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata

Anna Gaviglio, Alberto Pirani, Eugenio Demartini, Il quadro normativo sulle denominazioni commerciali dei prodotti ittici nella gestione delle frodi: strumento utile o problema irrisolto? in "ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE" 1/2013, pp 183-202, DOI: 10.3280/ECAG2013-001009