Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Adriano Zamperini
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/2
Lingua Italiano Numero pagine 20 P. 349-368 Dimensione file 105 KB
DOI 10.3280/PU2013-002014
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Poche opere sulla Shoah hanno suscitato tante controversie e attirato tanta attenzione quanto Eichmann a Gerusalemme di Hannah Arendt (1963). Il dibattito innescato dal resoconto sulla "banalità del male" è stato così intenso da far diventare questa locuzione una sorta di icona all’interno del discorso sulla violenza collettiva e sul genocidio. Ormai, il concetto di banalità del male ha una propria carriera, sia nella sfera della pubblica opinione, sia nell’ambito delle discipline scientifiche. E qualsiasi tentativo di studiare il comportamento umano sotto l’ombrello semantico di questo termine deve farsi carico del problema dell’indifferenza. Attraverso i contributi offerti dalla psicologia sociale, questo articolo passa in rassegna i modi tradizionali di intendere l’indifferenza e individua nuove prospettive di analisi per spiegare tale fenomeno nei contesti di atrocità collettive.;
Keywords:Indifferenza, banalità del male, violenza, empatia, apatia
Adriano Zamperini, Banalità dell’indifferenza. Ambivalenza di un sentimento (non sempre) al servizio del male in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 2/2013, pp 349-368, DOI: 10.3280/PU2013-002014