Titolo Rivista ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE
Autori/Curatori Marco Cerri
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/1
Lingua Italiano Numero pagine 13 P. 116-128 Dimensione file 647 KB
DOI 10.3280/ES2014-001009
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Recenti fatti di cronaca hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica la presenze in Italia di forme schiavistiche di lavoro; la schiavitù sembra riguardare prevalentemente il lavoro migrante. Ben maggior rilievo nelle nuove forme di sfruttamento assume il lavoro servile: esso rappresenta il polo abbietto, l’altra faccia della medaglia dell’ideologia del lavoro autonomo imprenditorializzato. Nell’articolo si indagano tre nuove forme del lavoro servile nel contesto dell’economia post-fordista: il lavoro privato di cura svolto dalle "badanti", il lavoro nelle imprese informate ai codici neo-paternalistici e, infine, le nuove forme di sfruttamento connesse alle ideologie della gratuità e della reciprocità, laddove si sviluppano intrecci e sovrapposizione tra vita e lavoro, convivialità e produzione (volontariato, protagonismo del cliente, lavoro gratuito orientato all’acquisizione di competenze lavorative, ecc.). Al sindacato si pongono sfide che richiedono strumenti innovativi di conoscenza e intervento.;
Keywords:Schiavitù, post-fordismo, lavoro servile, gratuità e reciprocità
Jel codes:Y80; J47; I38
Marco Cerri, Lavoro servile ed economia post-fordista in "ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE " 1/2014, pp 116-128, DOI: 10.3280/ES2014-001009