Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Fulvio Frati
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/3
Lingua Italiano Numero pagine 18 P. 395-412 Dimensione file 149 KB
DOI 10.3280/PU2015-003003
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Nella psicoanalisi contemporanea è condivisa l’opinione secondo cui le rappresentazioni degli "oggetti cattivi" vengono mantenute inconsce attraverso la difesa della rimozione. Nel lavoro dello psicoanalista scozzese William Ronald Dodds Fairbairn (1889-1964) viene però evidenziato un fenomeno meno intuitivamente comprensibile: la "rimozione dell’oggetto buono". Questo aspetto viene discusso alla luce del modello metapsicologico complessivo elaborato da Fairbairn, tentando di comprendere il ruolo che ha l’oggetto buono/ideale. Vengono fatti alcuni riferimenti alla teoria bi-logica dell’"inconscio come sistemi infiniti" di Ignacio Matte Blanco (1975), ed esaminate le implicazioni cliniche anche alla luce dei contributi di altri autori tra cui David P. Celani, David E. Scharff e Neil J. Skolnick.;
Keywords:W.R.D. Fairbairn, oggetto buono, metapsicologia psicoanalitica, relazioni oggettuali, rimozione
Fulvio Frati, Il problema della "rimozione dell’oggetto buono" nel modello teorico-clinico di W.R.D. fairbairn in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 3/2015, pp 395-412, DOI: 10.3280/PU2015-003003