To medicate our psychological distress (or not). An Essential Inquiry

Titolo Rivista RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA
Autori/Curatori
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/2
Lingua Inglese Numero pagine 14 P. 65-78 Dimensione file 200 KB
DOI 10.3280/RSF2016-002005
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

The use of psychotropic medication has tended to be either demonized as a major hindrance to people’s recovery or exalted as being the change agent of people’s lives. Recovery is not marked by whether a person takes medication as prescribed, or not. The personal work required in mastering the impacts of mental illness/distress is active and demands meaning making. The use of psychotropic medication is much more about understanding its role, surfacing shared expectations, noting its limitations and considering it as being only one of many strategies available to assist in the work of overcoming the impacts of mental illness/distress. The following article draws from the poem, "The Advertisement", penned by Wislawa Szymborska, and through the author’s personal reflection, highlights the role that psychotropic medication can play in people’s recovery. It offers a practical inquiry to engage in deeper conversations about how medication can be utilized in a personal recovery process, or not, for both those that prescribe and those that utilize medication.

Il consumo di psicofarmaci è sia demonizzato come principale ostacolo al processo di recovery, sia esaltato come agente prioritario del cambiamento nella vita di una persona. In realtà, un processo di recovery non deriva solo dal consumo, o no, di uno psicofarmaco prescritto. L’impegno personale necessario per padroneggiare gli impatti della malattia mentale è massiccio e richiede per lo più la costruzione del significato del proprio disagio. Una riflessione sul consumo di psicofarmaci esige l’analisi di più fattori, ad esempio, del ruolo giocato dallo psicofarmaco, delle aspettative condivise delle persone coinvolte, dei limiti del psicofarmaco stesso. Inoltre, è opportuno ricordare che la terapia psicofarmacologica costituisce solo una delle molteplici strategie per affrontare le ripercussioni della malattia mentale e del disagio esistenziale. Il seguente articolo prende ispirazione dalla poesia "The Advertisement" (Annuncio pubblicitario) della poetessa polacca, premio Nobel, Wislawa Szymborska, e dall’esperienza personale dell’autrice, per riflettere sul ruolo degli psicofarmaci nel processo di recovery di una persona. L’autrice propone qualche riflessione - partendo da una auto-indagine - e propone di aprire uno scambio di idee per approfondire la comprensione del ruolo giocato, o no, dagli psicofarmaci in un processo di recovery, sia per chi prescrive, sia per chi consuma.

Keywords:Consumo di psicofarmaci, recovery, resilienza, autoindagine

  1. [1] Szymborska W. Advertisement. Poems New and Selected. Copyright © 1998 by Wislawa Szymborska. Reprinted by permission of Houghton Mifflin Harcourt. Source: Poems New and Collected (Harcourt Inc., 1998).
  2. [2] Maslow A. Motivation and Personality. New York: Harper; 1954.
  3. [3] McClelland D. Human Motivation. New York: Cambridge University Press; 1988.
  4. [4] Rosenberg M. Nonviolent Communication: A Language of Compassion (8th Printing ed.). California: PuddleDancer Press; 2002.

, To medicate our psychological distress (or not). An Essential Inquiry in "RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA" 2/2016, pp 65-78, DOI: 10.3280/RSF2016-002005