Farsi casa attraverso le pratiche alimentari. Voci di richiedenti asilo, operatori e operatrici nelle province di Cuneo e Lecco

Titolo Rivista MONDI MIGRANTI
Autori/Curatori Gaia Cottino, Silvia Luraschi
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/2
Lingua Italiano Numero pagine 13 P. 105-117 Dimensione file 183 KB
DOI 10.3280/MM2021-002006
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Il cibo influenza il modo in cui le persone si relazionano allo spazio e fanno casa. Attraverso la costruzione di una competenza culinaria, i migranti danno senso alle nuove situazioni, tra memoria e adattamenti alle grammatiche alimentari dei con-testi di accoglienza. Nell’articolo si intrecciano le voci di richiedenti asilo e rifugiati con quelle di operatrici e operatori. Proponiamo una visione interdisciplinare delle pratiche alimentari all’interno di un ventaglio di Centri d’Accoglienza Straordinaria (CAS) e del sistema ex-SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifu-giati) dell’area montana e prealpina delle valli cuneesi e della provincia di Lecco, con l’obiettivo di analizzare come spazi diversi generino possibilità distinte di uti-lizzo della "valigia del cibo" e come i nuovi arrivati abbiano agentivamente elabo-rato soluzioni creative di homemaking e di interazione sociale.;

Keywords:richiedenti asilo; cibo; relazioni di prossimità; homemaking; gram-matica alimentare; agency

  1. Allan G. e Crow G. (1989). Home and Family: Creating the domestic sphere. Basingstoke and London: Macmillan.
  2. Barbera F. e Parisi T. (2018). Innovatori Sociali. La sindrome di prometeo nell'Italia che cambia. Bologna: il Mulino.
  3. De Certeau M. (1984). The Practice of Everyday Life. Berkeley and Los Angeles: University of California Press.
  4. Crenn C., Hassoun J. e Medina F. (2010). Introduction: Repenser et réimaginer l’acte alimentaire en situations de migration. Anthropology of food 7 (Open Edition).
  5. Della Puppa F. e Segalla S. (2018). “Come a casa mia”: pratiche alimentari, intersezioni identitarie e attraversamenti urbani nell’esperienza dell’immigrazione. Quaderni di Sociologia, 76: 127-145.
  6. Formenti L., a cura di (2012). Re-inventare la famiglia. Guida teorico-pratica per i professionisti dell’educazione. Lavis (TN): Apogeo.
  7. Formenti L. e West L. (2018). Transforming Perspectives in Lifelong Learning and Adult Education. A dialogue. London: PalgraveMacmillan.
  8. Gusman A. (2004). Antropologia dell’olfatto. Roma-Bari: Laterza.
  9. Harris M. (1998). Good to eat. Riddles of Food and Culture. Long Grove: Waveland Press.
  10. Nussbaum M. (2011). Creating Capabilities: The Human Development Approach. Harvard: Belknap Press of Harvard University Press.
  11. Palmieri C. (2003). La cura educativa. Riflessioni ed esperienze tra le pieghe dell’educare. Milano: FrancoAngeli.
  12. Parasecoli F. (2014). Food, Identity, and Cultural Reproduction in Immigrant Communities. Social Research, 81, 2: 415-439; DOI: 10.1353/sor.2014.0015
  13. Räthzel N. (2007). Finding the Way Home. Young People’s Stories of Gender, Ethnicity, Class, and Places in Hamburg and London. Göttingen: V&R Unipress.
  14. Rodriguez E. (2015). Archipelago Europe. On creolizing conviviality. In: Gutiérrez E., e Tate S., a cura di, Creolizing Europe. Legacies and transformations. Liverpool: Liverpool University Press.
  15. Samanani F. e Lenhard J. (2019). House and home. In: Stein F., Lazar S., Candea M., Diemberger H., Robbins J., Sanchez A., Stasch R., a cura di, The Cambridge Encyclopedia of Anthropology, -- https://www.anthroencyclopedia.com/entry/house-and-home (ultimo accesso 15 novembre 2020).
  16. Schmidt D. e Palutan G. (2018). Cibo e rifugiati nella città capitolina, tra pratiche di emergenza e tentativi di agentività. Archivio antropologico mediterraneo, 20: 1-30; DOI: 10.4000/aam.854
  17. Sclavi M. (2003). Arte di ascoltare e mondi possibili. Milano: Bruno Mondadori.
  18. Shinozaki K. (2015). Migrant citizenship form below: family, domestic work, and social activism in irregular migration. London: Palgrave McMillan.
  19. SPRAR (2018). Manuale operativo per l’attivazione e la gestione di servizi di accoglienza integrata in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria; -- https://www.siproimi.it/wp-content/uploads/2018/08/SPRAR-Manuale-Operativo-2018-08.pdf (ultimo accesso 11 agosto 2020).
  20. Tally A. e Anda, B. (2019). Food as a Biopower Means of Control: The Use of Food in Asylum Regimes. American Journal of Law & Medicine, 45: 57-79; DOI: 10.1177/0098858819849992
  21. Tarpino A. (2016). Il paesaggio fragile. Torino: Einaudi.
  22. Varotto M. (2013). La montagna che torna a vivere, testimonianze e progetti per la rinascita delle terre alte. Venezia: Nuovadimensione.

Gaia Cottino, Silvia Luraschi, Farsi casa attraverso le pratiche alimentari. Voci di richiedenti asilo, operatori e operatrici nelle province di Cuneo e Lecco in "MONDI MIGRANTI" 2/2021, pp 105-117, DOI: 10.3280/MM2021-002006