Firenze ebraica in epigrafe. Un metodo di lettura del patrimonio lapidario attraverso due casi-studio: il tempestoso agosto 1493 e l’inquieto primo dopoguerra del Novecento

Titolo Rivista STORIA URBANA
Autori/Curatori Marta Baiardi
Anno di pubblicazione 2023 Fascicolo 2022/172 Lingua Italiano
Numero pagine 27 P. 59-85 Dimensione file 391 KB
DOI 10.3280/SU2022-172004
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Questo contributo indaga attraverso l’analisi di materiali epigrafici particolarmen-­ te significativi alcune vicende di uno dei centri vitali dell’ebraismo italiano: Firenze. L’ipotesi sottesa è che, seguendo la pista della committenza ebraica ma anche considerando monumenti e lapidi in cui gli ebrei semplicemente compaiono, si possano ricostruire i rapporti fra minoranza e società maggioritaria dall’inedita angolatura dell’uso dello spazio urbano sul versante cruciale della costruzione della memoria pubblica. Il saggio si sviluppa su due episodi “lapidari” ebraici: il primo, noto quasi solo agli studiosi e qui brevemente ricostruito, è ambientato nel complesso di Orsanmichele e risale al Rinascimento (i “dintorni” del titolo). Focalizzandosi su iscrizioni di varia natura, funge anche da premessa metodologica al saggio, dimostrando come per ogni epoca l’indagine epigrafica rappresenti un importante strumento per la ricostru-­ zione di conflitti, avvicinamenti, interscambi culturali. La seconda e più cospicua par-­ te del saggio tratta la prima metà del Novecento, specificamente tra la fine della Grande Guerra e la conquista fascista dell’Impero (1920-­1937). Vengono analizzate tre importanti opere (una lapide e due monumenti), realizzate dalla Comunità ebraica fiorentina in un periodo molto critico e lacerante per l’ebraismo italiano, mentre sullo sfondo la traiettoria del regime raggiunge il suo zenit e le leggi antiebraiche del 1938 sono alle porte.;

Keywords:Firenze Ebraismo Lapidi ed epigrafi Orsanmichele Primo dopoguerra Fascismo

Marta Baiardi, Firenze ebraica in epigrafe. Un metodo di lettura del patrimonio lapidario attraverso due casi-studio: il tempestoso agosto 1493 e l’inquieto primo dopoguerra del Novecento in "STORIA URBANA " 172/2022, pp 59-85, DOI: 10.3280/SU2022-172004