Titolo Rivista STORIA URBANA
Autori/Curatori Alessia Meneghin
Anno di pubblicazione 2024 Fascicolo 2023/176
Lingua Italiano Numero pagine 22 P. 5-26 Dimensione file 161 KB
DOI 10.3280/SU2023-176001
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Le mode e l’attitudine al consumo, già all’indomani della Peste nera, andarono rapidamente evolvendosi, accompagnandosi a un aumento progressivo del potere d’acquisto della popolazione, in grado, soprattutto nella prima metà del Quattrocento, di destinare cifre sempre più elevate all’acquisto di una vasta gamma di merci. Ciò trovò eco nell’offerta sempre più diversificata dei prodotti immessi sul mercato. Soprattutto categorie professionali come quelle dei merciai soddisfacevano molteplici esigenze, incontrando gusti e solleticando desideri e vanità. Tutto questo si ritrova nelle registrazioni contabili contenute nelle Ricordanze di un merciaio fiorentino, Lapino di Vico di Lapino. Il registro, che mostra tutte le vendite da lui effettuate tra il 1415 e il 1424, è di grande importanza per una ricognizione dell’attività giornaliera di un medio imprenditore, ma soprattutto per comprendere una serie di questioni che concernono la natura degli oggetti e delle merci vendute, la clientela e il mercato (urbano e regionale) entro cui egli operava. Emerge un mondo variegato di relazioni e di pratiche commerciali specifiche di vari settori produttivi e distributivi. Si delinea la grande ricchezza merceologica in un mercato alimentato dal lavoro di tutti quegli artigiani che necessitavano di rifornirsi dai merciai fiorentini, operanti a cavallo tra la vendita al dettaglio e la distribuzione all’ingrosso.;
Keywords:Firenze XV secolo Merciai Mercato al dettaglio Mercato all’ingrosso Consumo
Alessia Meneghin, La bottega di un merciaio fiorentino, Lapino di Vico di Lapino: merci, consumi e clienti tra spazio urbano ed extra urbano nella Toscana del primo Quattrocento in "STORIA URBANA " 176/2023, pp 5-26, DOI: 10.3280/SU2023-176001