Appunti su Fellini

Paolo Pillitteri

Appunti su Fellini

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 160

ISBN: 9788820464707

Edizione: 1a edizione 1990

Codice editore: 2000.557

Disponibilità: Nulla

Un film può valere pochissimo, cioè può fungere da mero strumento di intrattenimento evasivo, da occasionale e distensivo passatempo serale, ma un film «adulto» può stimolare la riflessione più approfondita, l'introspezione psicologica o l'analisi critica della società. Un regista può essere solo colui che sa organizzare al meglio i vari fattori della produzione cinematografica e sa utilizzare decentemente il linguaggio cinematografico, ma può anche essere qualcuno che crea in modo personale, che sviluppa una sua poetica film dopo film. Sarà allora un autore e cioè un Maestro.

La qualifica di Maestro, Federico Fellini se l'è «guadagnata» ormai da molti anni. Tra i registi italiani con una lunga carriera alle spalle e ancora in attività, Fellini è indubbiamente il più vivace, il più attivo; colui che -'film dopo film - coinvolge gli esperti di cinema, gli intellettuali e il pubblico in un acceso dibattito, in un confronto di idee sul piano stilistico e concettuale. Per questo chi ama Fellini e il suo cinema non può limitarsi a guardare e consumare i suoi film, ma sente il bisogno di studiarli e approfondirli; di trasformarsi da fellinista, cioè da amico e estimatore del regista, in fellinologo, cioè in interprete distaccato e imparziale della sua produzione filmica.

Ma studiare Fellini non è - o non è solo - un «atto d'amore». Fellini e i suoi film hanno influenzato la storia del cinema (e non solo di quello italiano) e la stessa evoluzione del linguaggio cinematografico. La critica cinematografica di tutto il mondo gli ha dedicato studi monografici e alcuni registi americani, da Billy Wilder a Bob Fosse, hanno esplicitamente dichiarato di essersi ispirati al fellinismo.

Pur «discepolo» di Rossellini, Fellini ha rotto con il Neorealismo per tracciare nuove strade evolutivi del cinema. La dolce vita è un film «spartiacque» fra cinema classico e cinema moderno e i "remake"- di Otto e mezzo sono ormai innumerevoli. Pertanto, attraverso il Maestro è possibile riflettere sul passato, prossimo e remoto, del cinema, ma, visto il dibattito che ogni suo nuovo film suscita, anche sul suo presente.

Studiare Fellini quindi significa impossessarsi di una chiave di lettura della storia del cinema italiano e quindi, considerando l'importanza del cinema nella nostra cultura del dopoguerra, di una "bussola"- che permette di navigare agevolmente nelle acque, non sempre tranquille, della cultura dell'Italia degli ultimi quarant'anni.

Paolo Pillitteri, saggista, giornalista e critico cinematografico, uomo politico. Ha scritto e scrive di politica - una biografia di Anna Kuliscioff e, per la Sugarco, Nero su Bianco, Meglio rossi che morti? Idee per... - e di cinema e televisione: saggi su Fellini e sul cinema e la Tv degli anni Ottanta e Maestri Autori Eventi (1986). Il docente di storia dello spettacolo alla Facoltà di Lingue Moderne dello IULM. Dal dicembre 1986 è Sindaco di Milano.

Introduzione
1. Gli esordi
1. Dal neorealismo al fellinismo
2. Luci del varietà (1951)
3. Lo sceicco bianco (1952)
4. I vitelloni (1953)
2. La naturale religiosità
1. Il problema
2. Gelsomina e Cabiria
3. L'inganno della religione e la religione dell'inganno
3. L'inconscio e il ricordo
1. Una psicoanalisi per Fellini?
2. La memoria e l'infanzia
3. L'infanzia raccontata ai giornalisti e nei film
4. La poetica dell'infanzia
5. Ma non è la poetica del fanciullino
4. L'italianità di Fellini
1. Provincia e città
2. Rimini e Roma
3. Un italiano anti-italiano
5. La crudeltà, la satira, l'orrido e il grottesco
1. Il problema
2. La caricatura
3. La satira, il grottesco, l'orrido
4. Conclusione
Appendice
Filmografia
Bibliografia


Contributi:

Collana: Varie