Belfiore I.

Costantino Cipolla

Belfiore I.

I comitati insurrezionali del Lombardo-Veneto ed il loro processo a Mantova del 1852-1853

Edizione a stampa

57,00

Pagine: 976

ISBN: 9788846490957

Edizione: 2a edizione 2007

Codice editore: 1044.52

Disponibilità: Limitata

La storia del Risorgimento nazionale è una storia essenzialmente di taglio ottocentesco: retorica, debordante, eroica. Essa è anche una storia elitaria, istituzionale, monarchica, tutta incentrata sul "miracolo" dell'unità. La vicenda drammatica dei "Martiri di Belfiore" non è sfuggita a questa metodologia interpretativa, come suggerisce la sua stessa definizione sedimentatasi nel tempo.
Questo volume, fruendo tra l'altro del materiale disponibile presso l'Archivio di Stato di Mantova (in buona parte edito nel secondo volume del presente lavoro), rilegge il grande processo intentato nel 1852/1853 dall'Austria ai Comitati insurrezionali (mazziniani) che si erano, dopo il crollo del "'48", andati costituendosi nel Lombardo-Veneto, dal Ticino all'Isonzo. È noto che le centinaia di indagati finirono in buona parte condannati a vari anni di carcere "in ferri" e ben 9 furono impiccati contro il cielo della libertà. Belfiore, dunque, fu un sacrificio collettivo e quasi obbligato per superare lo stato d'assedio, la prassi della vita collettiva come proprietà dinastica e come sua eredità a favore di una convivenza civile a base democratica, secondo l'ottica della sovranità popolare (democrazia).
La presente indagine storico-sociale scava a fondo nel processo in questione (e suoi correlati) contestualizzandolo nei suoi aspetti giuridici, politici, economici tipici della società censitaria ed amministrata dell'epoca. Belfiore fu un sacrificio estremo per la libertà, l'unità nazionale, la democrazia repubblicana, l'uguaglianza, la sovranità del popolo e non del re. Belfiore fu, pur con tutte le sue luci e le sue ombre, una spinta ed una testimonianza verso quella che era ed è una vera e propria conquista di civiltà (la democrazia). Il testo scava a fondo su di un evento specifico, per accompagnarlo fino a oggi, per coglierne grandezze e deficienze, per sfrondare allori immeritati e per portare alla luce eroismi celati nel tempo, per ricondurlo ai grandi cambiamenti sociali senza ritorno dell''800 e del '900 europei.
Se oggi siamo sovrani, liberi e democratici, non dobbiamo dimenticare, anzi dobbiamo ancor oggi apprendere ed ammirare coloro che, tra il cupore del cielo e l'irrisione della terra, si immolarono per la nostra libertà.

Costantino Cipolla ordinario di Sociologia presso l'Università degli studi di Bologna. Da qualche anno si occupa di storia sociale. Tra le sue opere segnaliamo, per i nostri tipi: Epistemologia della tolleranza, (5 voll.) 1997; (a cura di), Un ricordo di Solferino, oggi. Genesi e significato sociale della Croce Rossa, 2003; con F. Tarozzi (a cura di), Tanto infausta sì, ma pur tanto gloriosa, La battaglia di Curtatone e Montanara, 2004; (a cura di) Belfiore II. Costituti, documenti tradotti dal tedesco ed altri materiali inediti del processo ai Comitati insurrezionali del Lombardo-Veneto (1852-1853), 2006.



Carlalberto Corneliani, Presentazione
Introduzione
Il contesto sociale della costituzione dei Comitati insurrezionali
Il processo giudiziario-militare-politico nell'ambito del diritto penale austriaco
Un movimento cospirativo articolato e policentrico
Le premesse immediate del processo
Un avvio stentato ed il suo avvitarsi su settori cospirativi marginali dell'Alto Mantovano
Un salto di qualità fra ingenuità e casualità
La decifrazione del Registro: un'ondata di piena
Da Mantova al Lombardo-Veneto (ed oltre)
La confessione come contributo della verità processuale
Il Comitato Veneziano (ed i suoi satelliti): una resa quasi incondizionata
Il Comitato Veronese fra nobiltà e disonore
Le relazioni con gli stranieri ed il contesto europeo
Il Comitato Bresciano e l'attentato al Commissario Rossi: l'intangibilità dei servitori dello Stato Austriaco
Il Comitato Milanese ed i suoi collegamenti lombardi: una "grande fuga" senza delatori
Momenti finali e "degradanti" del processo
Belfiore dopo Belfiore
Indice dei nomi.

Contributi: Carlalberto Corneliani

Collana: Laboratorio sociologico

Argomenti: Storia politica e diplomatica - Storia sociale e demografica

Potrebbero interessarti anche