Dalla rivoluzione keynesiana alla nuova economia

Francesco Rizzo

Dalla rivoluzione keynesiana alla nuova economia

Dis-equilibrio, tras-in-formazione e co-efficiente di capitalizzazione

Edizione a stampa

50,00

Pagine: 592

ISBN: 9788846438928

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 363.31

Disponibilità: Limitata

Francesco Rizzo continua il suo impegno nell'elaborazione di una nuova economia (da non confondere con la new economics ). Il libro prende le mosse dalla rivoluzione keynesiana e consolida la svolta paradigmatica sostenuta da lungo tempo dall'autore, focalizzandone tre punti fondamentali: il processo di tras-informazione, il concetto di dis-equilibrio e il co-efficiente di capitalizzazione. Affronta temi teorici ed operativi; fornisce uno spaccato di un secolo di storia dei mercati dei beni capitali e in particolare delle borse; presenta un'ermeneutica economica disancorata dal marginalismo e utile non solo per orientare i comportamenti professionali, ma anche per ri-comprendere, ri-significare e re-incantare la prassi esistenziale e cognitiva delle persone. Si rivolge dunque a: studiosi e studenti di economia; analisti finanziari e investitori speculatori; storici globali e dell'economia; cultori di scienze sociali ed umane; esperti di filosofia e storia della scienza; donne e uomini sensibili alla coscienza etica e alle esigenze spirituali; responsabili della pastorale ecclesiale; laici impegnati nella promozione del temporale; credenti religiosi; etc. A tal fine, la scienza economica è ri-costruita sulla base della combinazione creativa delle "tre" neg-entropie o dell'energia e dell'informazione a livello termodinamico, bio-tecno-eco-logico e storico-culturale. La vita dell'economia influenza l'economia della vita nella meravigliosa armonia della conoscenza: dalla natura alla religione; il valore di capitalizzazione, il rapporto massa-energia o spazio-tempo, il business web o capitale digitale, il principio di "esaustione"; la quadratura del cerchio, evocata da Dante a conclusione del Paradiso , la finzione indefinita di Leopardi (ri-)velano il magnifico mondo immaginario, fantastico e spirituale degli esseri umani; le narra(le)zioni proposte non nascondono alcune decisive informa-(emo)zioni e sono ricche di spunti autobiografici che aiutano a vivere e servono a comprendere meglio i (mis-)"fatti" dell'economia. Questa scrittura è un dono d'amore, una compagnia per non perdersi restando solo nella testa e nel cuore.

Francesco Rizzo si è laureato in Scienze agrarie, Economia e commercio e Scienze politiche. È professore ordinario di discipline economico-estimative e gestionali nell'Università di Catania. È autore di numerosi saggi, per i nostri tipi: Economia del patrimonio architettonico-ambientale , 2a ed., 1993; Il valore dei valori , 1990; Valore e valutazioni , 2a ed., 2000.


Luigi Fortuna , Presentazione
Dall'uomo economico all'economia umana. Economia dell'umanità o umanità dell'economia
(Nuova economia e new economics; Spunti per una teoria monetaria informazionale o informonetaria nell'"hével" dell'esistenza; La nuova economia e la linguistica: i valori della vita o la vita dei valori; Valore e valutazioni; Economia, diritto e analisi psico-logica; La sapienza della conoscenza e la bellezza della città; Il "settimo sigillo")
Parte I. Oltre i "classici": il (dis-)equilibrio dalla rivoluzione keynesiana alla nuova economia
Il rapporto equilibrio/disequilibrio: dai mercantilisti a Piero Sraffa
(Dis-equilibrio, autovalorizzazione accumulazione della ricchezza: mercantilisti, Thomas Robert Malthus, classico-marxiani, John Maynard Keynes; John Stuart-Mill e Giacomo Becattini: comportamenti speculativo-monetari, disordine e instabilità dei sistemi economici capitalistici; Karl Marx tra l'equilibrio della "riproduzione semplice" e il dis-equilibrio della "riproduzione allargata". Dalla teoria del valore-lavoro alla teoria del valore energia-informazione; Neoclassici, Joseph Schumpeter, Sraffa: (non) concorrenza, (dis-)equilibrio e (ir-)razionalità)
L'instabilità ciclica del capitalismo nel Trattato di Keynes I
(Il tarlo dell'equilibrio e la credenza ideologica; L'analisi monetaria della produzione: dissesti finanziari e politica creditizia; Prima del Trattato: l'ortodossia (fino al 1925), i ripensamenti critici (fino al 1928) e la svolta paradigmatica (fino al 1930); Dopo il Trattato: "La teoria pura della moneta" lascia il posto prima a "La teoria monetaria della produzione", poi a "La teoria monetaria dell'occupazione" e infine a "La teoria generale dell'occupazione"; Il Trattato del dis-equilibrio: differenza tra prezzo di mercato e prezzo di produzione, decisioni ex ante e momento del mercato ex post; La determinazione dei prezzi dei (nuovi) beni d'investimento e la propensione al tesoreggiamento o preferenza per la liquidità: le "equazioni fondamentali"; Tasso d'interesse naturale e di mercato; Inflazione (o deflazione) dei "redditi" e dei "profitti" (delle "merci" e dei "capitali"); Le perturbazioni cicliche del sistema capitalistico sono dovute alla variabile esogena degli investimenti e causano dis-equilibrio: il "modus operandi" del tasso di sconto; La dinamica del livello dei prezzi: cause dello squilibrio del potere d'acquisto; Le fluttuazioni del saggio d'investimento: dall'instabilità ciclica all'equilibrio di sottoccupazione. S'intravede la Teoria generale)
L'instabilità ciclica del capitalismo nel Trattato di Keynes II
(La crisi di Wall Street: il "paradosso di Gibson" e l'effetto Tobin e/o Rizzo; Il punto debole del ragionamento di Keynes: la confusione del tasso d'interesse naturale, del tasso d'interesse di mercato e del saggio di capitalizzazione; La politica creditizia per il controllo del saggio degli investimenti: tassi di interesse a breve e a lungo termine; La portata innovativa del Trattato: l'analisi economica prende atto dell'intrinseca instabilità del sistema capitalistico e la politica interviene per ridurla o rimuoverla; L'"aspettativa di una maggiore eccedenza dell'investimento sul risparmio dato il volume precedente dell'occupazione e della produzione, indurrà gli imprenditori ad aumentare il volume dell'occupazione e della produzione"; Dal Trattato alla Teoria generale.; La "voglia di fare quattrini" a qualsiasi costo: questo è il capitalismo!)
L'equilibrio di sottoccupazione nella Teoria generale di Keynes I
(Quello che Keynes ha (o non ha) detto a proposito della teoria classica dell'interesse: dalla produttività marginale all'efficienza marginale. L'ideo-logica; Il timore reverenziale di Keynes nei confronti degli economisti "classici" e del liberal-capitalismo: la sindrome dell'emigrato; Futuro-passato del capitalismo o capitalismo del futuro-passato: ritorno della nostalgia. Il Welfare State e il paradosso dello "scavar buche"; Keynes aveva una conoscenza (teorica) del valore o la sua è una semplice analisi (pratica) dei prezzi?; Dal mancato approccio ai valore alla teoria del capitale: la inter-mediazione della moneta; Dalla teoria dei valore al valore del capitale: le credenze ideologico-politiche costruttive di Keynes e le profezie socialmente eversive e distruttive di Marx sono entrambe basate sul concetto di equilibrio; Valore e non volume del capitale: forma temporale e monetaria degli investimenti. Dalla trappola della liquidità alla trappola dell'equilibrio. La trasmutazione di liquidità come toccasana del capitalismo)
L'equilibrio di sottoccupazione nella Teoria generale di Keynes II
(Equilibrio (o dis-equilibrio) e utilità (o in-utilità) dell'economia (capitalistica) della disoccupazione: "la via non è una via invariabile"; Mancanza di una teoria dell'impresa e declassamento del concetto di preferenza per la liquidità: omogeneità del mercato dei capitali e uniformità del saggio del profitto; Tassi particolari d'interesse, tassi monetari d'interesse e saggi di capitalizzazione nell'economia capitalistica lontana dall' equilibrio; Il valore del capitale: processi di trasmutazione di liquidità ed eterogeneità dei saggi di capitalizzazione; "Inflazione delle merci e "inflazione dei profitti": autovalorizzazione del capitale e processi speculativo-finanziari (effetto Tobin o Rizzo?); Alan Greenspan e il "mistero dell'economia" (americana): gl(i) (co-)efficienti di capitalizzazione; La straordinaria attualità di Keynes: dalla liquidità-moneta(ria) alla informazione-moneta(ria) lontano dall'equilibrio economico statico; La vita difficile degli economisti eterodossi o eretici: l'obiezione di co-scienza economica e l'abbandono delle posizioni in-sicure e sterili dei neoclassici)
Parte II. Appendice storico-(auto)bio-grafìca e semiotico-ermeneutica
Storia e analisi di un "effetto" strategico dell'economia capitalistica I
(Il giudizio di valore e Salvatore Corrado Misseri; L'importanza strategica del capitolo VI de "Il sistema fabbrica-mercato": l'effetto Rizzo; Un'ulteriore e più convincente conferma; Da "Il sistema fabbrica-mercato" a "Il valore dei valori: attività professionale, esperienza accademica ed investigazione teorica; La valutazione delle aziende: Luigi Guatri ed io)
Storia e analisi di un "effetto" strategico dell'economia capitalistica II
(I mercati dei capitali dal 1987 al 1999; Il mercato immobiliare urbano, obbligazionario e monetario (andamento inflazionistico) dal 1970 al 1999: la finanziarizzazione del "mattone"; Distribuzione del reddito nazionale lordo e ripartizione della ricchezza finanziaria; La biforcazione del mercato borsistico: old economy e new economy; Effetto Rizzo: rapporto Prezzo/utili, co-efficiente di capitalizzazione e trasmutazione di liquidità; Guerra e pace: cent'anni di Wall Street; Il futuro del mondo o il mondo del futuro: la global-(K)eynes-izzazione della geo-economia; Keynes(-Gibson), Irving Fisher, James Tobin: una terna strategica)
L'imprinting di Konrad Lorenz e la mia teoria del capitale: dall'effetto Rizzo (o Tobin) al periodo medio o elasticità del flusso dei redditi di John Richard Hicks (o Rizzo)
(Il tempo dell'allucinazione percettiva o dell'estensione; Ancora sull'"effetto" contro-verso; Teoria del capitale e "periodo medio")
Chi ha inventato il concetto-processo di trasinformazione?
(Un abbrivo deciso: dalla trasinformazione al triangolo dei "tre" surplus; Dalla sociologia economica all'economia bio(-psicosemio)-socio-logica; Alibi o linea di difesa degli economisti (dis-)ambientali o della (dis-)informazione: dis-alibi o dis-abili?; Una terna di e-venti forti; Inter-(e)ruzione del "patto finzionale" o della "sospensione dell'incredulità": un ri-avvio

Contributi: Luigi Fortuna

Collana: Economia - Teoria economica - Pensiero economico

Argomenti: Storia del pensiero economico

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche