Lo scenario della salute è in veloce trasformazione, soprattutto grazie alle nuove possibilità offerte dalla tecnologia. I sistemi socio-tecnologici si presentano infatti come il terzo attore di questo scenario, finora rappresentato solo da due protagonisti: il sistema delle cure e i cittadini. Possibilità di prenotazioni a distanza, cartelle cliniche elettroniche, tele-consulto, tele-formazione, tele-monitoraggio, insieme a servizi di e-Procurement per gli acquisti, sono solo alcune delle tante componenti dell' e-Care . Questo può essere considerato come il passaggio obbligato per raggiungere la shared-care ovvero l'assistenza integrata e condivisa tra le varie parti che compongono geograficamente (ospedale, territorio, domicilio) e cronologicamente (prevenzione, monitoraggio, ricovero, follow-up ) il sistema delle cure. L' e-Care si presenta quindi come un "destino" inevitabile, ma che può essere governato.

Il testo descrive, analizza e riflette su alcuni sviluppi della telematica della/nella salute, non tacendo i rischi di esclusione che tale evoluzione può significare per le fasce sociali meno dotate di capitale culturale e simbolico. Tuttavia, come dimostra l'esperienza dei CUP, pionieristica in questo orizzonte, la tecnologia ha elevate possibilità di sviluppare inclusione - soprattutto se concepita "dal punto di vista del paziente" e con interfaccia friendly .

Un esempio empirico (o virtuale?) è, in tal senso, il supporto emotivo e cognitivo per i malati cronici e i loro aventi cura informali, derivante dalla partecipazione a gruppi di discussione nella rete.

Al fine di facilitare la comprensione di una tematica tanto complessa che, in un modo o nell'altro, coinvolge tutti i cittadini, l'esposizione dei vari punti di vista è sviluppata in maniera argomentata e, soprattutto, densa di esempi e di richiami iconici.