Il mazzinianesimo è la prima ideologia dell'Italia contemporanea ad avere elaborato una concezione emancipativa delle donne e del loro ruolo nella famiglia e nella nazione. Non a caso esso attrasse importanti settori del protagonismo femminile risorgimentale e da esso uscì il primo nucleo del nascente movimento emancipazionista italiano.

Al suo interno, tuttavia, persistevano anche spinte di segno diverso, che portavano chiaramente ad una lettura oblativa e sacrificale della missione femminile.

Di tali ambivalenze Giorgina Saffi può essere considerata forse la figura più emblematica. Attiva dapprima nel Partito d'Azione e poi nelle file repubblicane, ebbe un ruolo di punta nelle battaglie contro la prostituzione di stato, a sostegno del mutuo soccorso e per l'istruzione femminile. Eppure, nella sua intransigente fedeltà ai principi lesse l'emancipazione femminile soprattutto in termini di dover essere e di adeguamento ad un modello rigoristico, che sempre meno poteva incrociare i concreti terreni di sviluppo dello stesso movimento politico delle donne.

Liviana Gazzetta , laureata in filosofia all'Università di Padova e in storia all'Università di Venezia, insegna filosofia e storia presso il liceo classico di Este (PD). Fa parte della Società italiana delle storiche e da anni si occupa di storia delle idee e di storia di genere. Ha collaborato al numero monografico del '94 di "Venetica. Annuario di storia delle Venezie in età contemporanea", interamente dedicato alla storia delle donne, e ad altre pubblicazioni del settore.