II nodo infrastrutturale, frammento del territorio che risponde prioritariamente ad esigenze di specializzazione, in cui forme di marginalità locale e di centralità globale garantita dall'interconnessione di reti diverse si contrappongono, in cui qualità formali e simboliche del lato urbano si stemperano in tecnicismi funzionali del lato ferroviario; il nodo infrastrutturale, "terra di nessuno" dove convivono, spesso in modo conflittuale e poco risolto, funzioni e usi diversi che impongono ai suoi spazi una flessibilità infinita in quanto luoghi di incontro tra soggetti portatori di interessi disomogenei e molteplici, il nodo infrastrutturale, spazio del viaggio, del passaggio da un "fuori" urbano virtualmente caotico a un universo ferroviario in cui prevale la dimensione del movimento.

Tramite per leggere la crisi delle relazioni tra rete tecnica e città, il nodo infrastrutturale è oggi al centro di un interesse che ne riconosce le potenzialità territoriali non riconducibili unicamente a forme di pura valorizzazione immobiliare, ma inscrivibili nel più generale processo di ridefinizione del ruolo delle reti infrastrutturali nelle dinamiche di organizzazione del territorio.

Da un'originale interpretazione delle dimensioni fondanti l'identità del nodo attraverso cui ripensare il rapporto tra pianificazione territoriale e pianificazione di settore, il testo affronta il tema della costituzione dei nodi e dell'articolazione delle reti infrastrutturali come "reti territoriali" a partire dal concetto di interconnessione che fornisce le basi per la formulazione di un approccio analitico, sperimentato empiricamente. Nelle ricadute concrete, l'approccio proposto si investe di finalità e di contenuti diversi, comunque riconducibili al ruolo territoriale del nodo, non più necessaria e ingombrante presenza funzionale al solo trasporto, ma occasione per riorganizzare relazioni locali e "translocali" interrotte.

Paola Pucci (1965), architetto, dottore di ricerca in Pianificazione territoriale, è borsista post-dottorato presso il Dipartimento di scienze del territorio del Politecnico di Milano dove svolge attività di ricerca sul tema degli effetti territoriali di progetti infrastrutturali di trasporto e di politiche di localizzazione di grandi funzioni urbane. Ha pubblicato i risultati degli studi in I vantaggi competitivi delle città: un'analisi comparata in ambito europeo (Angeli, 1994 a cura di C. Morandi) e Gli effetti delle infrastrutture di trasporto sul sistema territoriale (Pellegrini, 1995, a cura di F. Karrer). È autore di articoli pubblicati in Archivio di studi urbani e regionali, Genio rurale-Rivista di scienze dell'estimo e del territorio, Impresa e Stato, Territorio, Urbanistica informazioni.