La modificazione verbale con avverbio e lo studio dei mezzi linguistici atti a descrivere il movimento nello spazio costituiscono per la linguistica, in generale, temi di ricerca molto importanti. L'individuazione e la definizione della categoria dei «verbi analitici» (VA), verbi a struttura binaria formati da una base e da un modificatore avverbiale di tipo direzionale, sono le principali questioni che questo lavoro affronta; la ricerca ha come punto centrale il friulano, varietà particolarmente ricca di tali costrutti, e porta un contributo allo studio di un fenomeno che, nel panorama generale della romanistica, risulta ancora abbastanza poco studiato.

L'indagine è condotta sul piano diacronico, per seguire la formazione e l'evoluzione dei VA, e sul piano sincronico, per individuare caratteristiche e diffusione dei medesimi. Osservazioni vengono svolte sulla distribuzione delle basi e dei modificatori interessati al processo composizionale e sulla relazione che tale distribuzione può avere con l'organizzazione psicologica degli spazi percettivi. Si propone, quindi, un confronto tipologico tra lingue d'Europa caratterizzate da strategie di modificazione verbale diverse (con avverbi preposti e posposti, prefissale).

In Appendice, infine, è raccolto un vasto repertorio fraseologico dei VA del friulano.

Il lavoro si rivolge a chi si interessa di morfologia, romanistica e tipologia linguistica.

Federico Vicario (1965) ha conseguito il dottorato di ricerca in linguistica nel 1995 presso l'Università di Pavia e attualmente svolge il periodo di perfezionamento post-dottorato presso l'Università di Padova.Si occupa di linguistica romanza e generale, partecipando a progetti di ricerca coordinati da enti italiani ed esteri; ha lavorato presso il Centro PatRom (Patronymica Romanica) di Treviri e ha pubblicato su riviste nazionali e internazionali.