Il credito automatico del Tesoro presso la Banca Centrale

Giancarlo Salvemini, Maria Teresa Salvemini

Il credito automatico del Tesoro presso la Banca Centrale

Edizione a stampa

24,50

Pagine: 120

ISBN: 9788820432881

Edizione: 1a edizione 1989

Codice editore: 1640.3.1

Disponibilità: Esaurito

Il ricorso del Tesoro in via automatica al credito della Banca d'Italia, che dopo il «divorzio» del I 981 può avvenire solo attraverso il conto corrente di tesoreria, rappresenta I punto di incontro/scontro tra politico fiscale e politica moneta -io. Le regole vigenti relative all' utilizzo dello scoperto toccano direttamente l'autonomia della Banca centrale nella regolazione dell'offerto di base monetaria; ma il problema dei finanziamento monetario del Tesoro non è nemmeno risolto, con queste regole, in modo razionale. Dall'analisi emerge che inconvenienti derivano dall'apparente diverso costo per il Tesoro a seconda di quale canale utilizzi per ricorrere a credito della Banca centrale; circa questo problema un ruolo cruciale riveste la remunerazione della riserva obbligatoria delle aziende di credito. Inoltre, il limite di scoperto vigente si è rivelato una fragile barriera sia alla crescita del debito del Tesoro verso la Banca centrale, sia alla forte dipendenza che la politica monetaria ha presentato, in molte occasioni, rispetto alla politica di bilancio. A questo risultato ha contribuito l'irrazionalità di un meccanismo che fa dipendere l'effettivo finanziamento monetario di un periodo da quanto avvenuto nei periodi precedenti ed è basato su una variabile, la spesa di competenza del bilancio statale, che ha scorso collegamento logico ed empirico con la creazione di base monetaria.

Una regola ottimale per l'uso del conto corrente di tesoreria, a parere degli autori, deve separare con nettezza la funzione di finanziamento monetario del Tesoro da quella di riserva di Liquidità. Con riferimento alla secondo funzione si dovrebbe stabilire uno spazio di ricorso al credito della Banca centrale automatico, ma temporaneo. Quanto al finanziamento monetario del fabbisogno, un punto di riferimento si può trovare nella crescita reale di lungo periodo del reddito e nel saggio d'inflazione programmatico. Inoltre appare opportuno che ilricorso venga equidistribuito nel corso dell'anno, risultando cosi, in parte, meno «automatico». I cambiamenti suggeriti potrebbero comunque avvenire tramite un accordo tra Tesoro e Banco d'Italici e non attraverso modifiche legislative.

Premessa
I- Il sistema attuale
1. Il conto corrente di tesoreria nel sistema italiano
2. Il conto corrente nei sistemi esteri
3 . Il limite dello scoperto, e la sua logica
Il - Gli inconvenienti del sistema
1. Il costo della moneta per il Tesoro
2. I vincoli sulla politica monetaria
3 . L'irregolarità del ricorso al conto corrente nel breve periodo
III - Proposte di riforma
1 . Il ruolo del conto corrente come riserva di liquidità
2. Conto corrente e finanziamento monetario del fabbisogno
3 . Regola dì utilizzo infrannuale del conto corrente
IV - Sintesi
Bibliografia


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