Il discorso dei dati

Valentina Manchia

Il discorso dei dati

Note semiotiche sulla visualizzazione delle informazioni

Nell’era dei big data la visualizzazione delle informazioni è diventata un fenomeno di massa, che spesso però guardiamo distrattamente o non vediamo affatto. Questo libro vuole porre l’attenzione sulle specifiche modalità di messa in discorso dei dati in esempi anche molto diversi tra loro: dall’Isotype all’infografica contemporanea, tra rappresentazione e visualizzazione dei dati; da alcune installazioni digitali interattive alla contaminazione tra media, come nella photoviz; dal giornalismo dei dati alla retorica della trasparenza negli open data.

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 246

ISBN: 9788835107972

Edizione: 1a ristampa 2023, 1a edizione 2020

Codice editore: 313.3.8

Disponibilità: Discreta

Diagrammi, schemi e altre rappresentazioni grafiche articolano dati e concetti costruendo e ricostruendo, in forma visiva, la nostra conoscenza del mondo.
Basti pensare alla narrazione costante intorno ai big e agli open data, così come alle infografiche dei report aziendali e del giornalismo generalista, e all'uso della data visualization in vari ambiti, non solo statistici o scientifici. Tutte le pratiche di visualizzazione sono accomunate dalla produzione di artefatti visivi capaci di trasformare l'invisibile in visibile, attraverso la rappresentazione di relazioni logiche per mezzo di relazioni spaziali. Una traduzione che spesso si ha la tentazione di considerare come aderente al suo oggetto e del tutto immediata.
In realtà la trasposizione visiva delle informazioni è ben lontana dal poter essere definita come trasparente, automatica, o del tutto neutrale rispetto alle informazioni che si incarica di veicolare.
Forme di ragionamento diagrammatico sono sempre esistite (dai quipu Inca ai grafici statistici classici, consolidati nella prima metà dell'Ottocento), ma è con la diffusione massiva delle pratiche di visualizzazione, correlata alla necessità di gestire una mole di informazioni sempre più ingente e alla disponibilità di tecnologie digitali sempre più raffinate, che la rappresentazione visiva dei dati è entrata a pieno titolo nel nostro immaginario. Nell'era dei big data la visualizzazione delle informazioni è diventata un fenomeno di massa, che spesso però guardiamo distrattamente o non vediamo affatto. In altre parole, di infografiche, diagrammi e visualizzazioni spesso cogliamo soltanto i dati che riportano ma non lo specifico modo (e tutto da vedere) in cui ci sono dati, ovvero la peculiare forma visiva e grafica in cui ci sono offerti.
Da un punto di vista semiotico ci sembra invece rilevante - ed è questo l'oggetto dei saggi di questo libro - porre attenzione alle specifiche modalità di messa in discorso dei dati in esempi anche molto diversi tra loro: dall'Isotype all'infografica contemporanea, tra rappresentazione e visualizzazione dei dati; da alcune installazioni digitali interattive alla contaminazione tra media, come nella photoviz; dal giornalismo dei dati alla retorica della trasparenza negli open data.

Valentina Manchia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Semiotica e Comunicazione simbolica presso l'Università di Siena. È membro del CROSS - Centro di Ricerca "Omar Calabrese" di Semiotica e Scienze dell'immagine e redattore delle riviste "Carte Semiotiche. Rivista Internazionale di Semiotica e Teoria dell'Immagine" e "Ocula". Suoi interessi di ricerca, tra semiotica e visual studies, sono le intersezioni tra verbale e visivo e i confini tra rappresentazione e visualizzazione, per esempio nella data visualization e nell'information design. Ha curato, per La Casa Usher, il numero di "Carte Semiotiche" dal titolo Immagini che fanno segno. Modi e pratiche di rappresentazione diagrammatica nelle informational images (2015), oltre ad aver pubblicato saggi e articoli e tenuto lezioni e conferenze sui suoi temi di ricerca in Italia e all'estero. È docente di Semiotics Methods for Design presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano, nel corso di laurea magistrale in Design della Comunicazione, e insegna anche all'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ISIA Urbino e IAAD (Bologna e Torino) dove si occupa di semiotica, comunicazione e progettazione visiva, design e cultura visuale.

Il discorso dei dati
Introduzione. Fra trascrizione e trasposizione, trasparenza e traduzione. Alcune coordinate teoriche
Dati e strategie discorsive. Rappresentazione e visualizzazione
Spiegare per immagini. Procedure di rappresentazione e strategie retoriche nell'information design
(Ragionamento diagrammatico e traduzione: per una lettura semiotica della visualizzazione dei dati; L'infografica in Isotype: linguaggio visuale e visual education; Ripensare l'Isotype: un esempio di infografica contemporanea)
Immagini che raccontano storie. Pratiche e strategie di rappresentazione in due esempi di data visualization
(Macchine per pensare. Il diagramma e la rappresentazione diagrammatica; Brain Houses di Density Design. Dai dati al "panorama narrativo"; La geografia del Nobel di Accurat. Dai dati alla mappa di dati; Tra iconizzazione e astrazione. Alcune conclusioni possibili)
Dati e altri media. Interattività e contaminazioni visive
Dati, interattività, immersione. Alcune note tra data visualization e media visualization
(Tra direct visualization e data visualization: On Broadway; Tra data visualization ed esperienza museale: The Room of Change; Dentro i dati: dal punto di vista dell'osservatore/utente)
Sulla traccia dei dati. Dispositivi di visione tra fotografia e visualizzazione delle informazioni
(Immagini diagrammatiche e visualizzazione. Dalla parte dell'invisibile; Immagini fotografiche e rappresentazione. Dalla parte del visibile; Un esempio tra rappresentazione e visualizzazione: Portraits of Power di Alejandro Almaraz)
Dati e documenti. Open data, data journalism, retorica della trasparenza
Il data journalism fra trasparenza e opacità. Gli Afghan War Logs di WikiLeaks riletti dal Guardian
(Raccontare i dati. La retorica della trasparenza nella restituzione delle informazioni; Raccontare attraverso i dati. Il Datablog del Guardian e la visualizzazione degli Afghan War Logs)
The Evidence of the Truth. Il discorso dei dati tra documento e monumento e la retorica di Wikileaks
(Documenti come monumenti, o dell'opacità del discorso; Documenti e monumenti nell'era digitale, o dell'illusione della trasparenza)
Bibliografia.

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