Il paradigma del policentrismo

A cura di: Anna Moretti

Il paradigma del policentrismo

Conoscenza e trasformazione del territorio lombardo

Edizione a stampa

29,50

Pagine: 168

ISBN: 9788846416889

Edizione: 1a edizione 1999

Codice editore: 302.3

Disponibilità: Limitata

Nei confronti della conoscenza del territorio la ricerca ha compiuto in questi ultimi anni avanzamenti importanti che si possono sintetizzare nella progressiva selettività degli sguardi, che sempre di più tentano di cogliere in una geografia, apparentemente omogenea e commista insieme, delle forme e delle strutture rilevanti intorno alle quali organizzare diverse modalità di intervento.

Si tratta dunque di approcci fortemente interpretativi, che legano l'osservazione all'uso che ne potrà essere fatto, secondo un'ottica che non è mai indifferente o genericamente descrittiva, ma decisamente orientata secondo quelli che possiamo definire dei "paradigmi" di lettura.

Tra questi, i più frequentemente utilizzati negli ultimi anni sono quello ambientale, tra conservazione e trasformazione, quello infrastrutturale, tra mobilità e territorio, quello insediativo, tra forme sociali e assetti fisici.

Il paradigma interpretativo utilizzato in questa ricerca è il riconoscimento delle forme e delle strutture del "policentrismo" nell'organizzazione territoriale, come approccio trasversale rispetto ad altri più consolidati, per mettere in luce e fare emergere le diverse e molteplici componenti di tale fenomeno: perché di fenomeno complesso si tratta, e non affrontabile univocamente, in quanto il policentrismo è connotato sicuramente da componenti stabili, la pluralità, la relazionalità, la consistenza, l'identità, l'interattività, ma altresí da molte declinazioni variabili, rispetto ai nodi, rispetto ai territori, rispetto agli attori, in base ai caratteri che specifiche esplorazioni consentono di rilevare.

Quello delle esplorazioni è stato il cardine del lavoro svolto: ricercatori diversi hanno messo in campo sullo stesso territorio, l'area vasta milanese, metodologie di approccio differenti come lenti che di volta in volta mettevano a fuoco o rendevano opachi elementi diversi secondo gli interessi e le competenze.

Ne sono apparse diverse interpretazioni e rappresentazioni del policentrismo "milanese": come insieme di centri (De Bernardi), come contestualizzazione locale di infrastrutture globali (Pucci), come maglia di nodi di interconnessione (Villani), come rete di sistemi areali, urbani (Binaghi) e produttivi (Zuffi), come interazione di sistemi attoriali (Tessitore), come nuclei di emergenza morfologica (Bini).

Sono emerse conclusioni che il proseguire della ricerca dovrà sviluppare: dal punto di vista della conoscenza territoriale, un quadro composito di vecchie e nuove centralità che mostrano l'evoluzione del sistema dal rafforzamento tra il centro e gli apici delle radiali, verso connessioni e integrazioni trasversali; dal punto di vista della trasformazione, la varietà delle politiche che possono essere messe in campo, esogene ed endogene, infrastrutturali e urbanistiche, per procedure o per progetti, da concertare strategicamente o da comporre in un quadro di piano, ma sempre sotto il segno di quella "molteplicità" che la pluralità delle forme e delle strutture del territorio suggeriscono.

Anna Moretti , insegna Analisi dei sistemi urbani e territoriali presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Milano, ed è membro del collegio docenti del dottorato e della Scuola di specializzazione del Dipartimento di Scienze del Territorio. Da parecchi anni il suo lavoro teorico, come la sperimentazione sul campo, si sviluppa nel settore del sistema relazionale e dei suoi rapporti con il territorio, intendendo questi rapporti sia al "discreto", da cui derivano studi in materia di nodi e reti, di luoghi della interconnessione e di policentrismo, sia al "continuo", da cui discende l'interesse per la pianificazione d'area vasta, per il progetto di strade, per la mobilità territoriale. Su questi temi conduce ricerche in ambito nazionale e internazionale, collabora con amministrazioni pubbliche e ha prodotto numerosi libri, saggi e articoli su testi e riviste italiani e stranieri.


Valeria Erba , Presentazione. Conoscenza-azione nel campo dell'area vasta
Anna Moretti , Introduzione. Il quadro della ricerca
Andrea Debernardi , La strutturazione delle centralità nell'area milanese: variazioni e permanenze
Paola Pucci , Nodalità emergenti, tendenze insediative e programmi infrastrutturali nell'area milanese: verso un possibile assetto policentrico?
Tavole a colori
Paola Villani , Individuazione della rete e dei nodi dell'interconnessione trasportistica nel territorio lombardo: le misure di forme e di gerarchia nell'assetto viabilistico e ferroviario
Laura Binaghi , Sistemi urbani polarizzati e connessioni reticolari nell'area milanese
Renata Zuffi , Distretti industriali, economia diffusa, società locale: un possibile policentrismo
Paola Tessitore , Policentrismo e interazione tra attori
Maria Novella Bini , Il disegno polinodale della regione sud milanese.

Contributi: Laura Binaghi, Maria Novella Bini, Andrea Debernardi, Valeria Erba, Paola Pucci, Paola Tessitore, Paola Villani, Renata Zuffi

Collana: Quaderni del Dipartimento di Architettura e Pianificazione

Livello: Studi, ricerche