Questo libro offre una visione dello yoga del tutto innovativa: con le categorie della Sociologia contemporanea, l'autore interpreta una disciplina ultramillenaria, e tuttavia radicata nella società post-industriale. Ne emerge un quadro in cui lo yoga viene collegato non solo alla cultura indiana che lo ha prodotto, ma ai processi strutturali che regolano le attuali società complesse. Il tutto sullo sfondo di un fenomeno ambivalente come la New Age che, se da un lato coniuga con disinvoltura fede e business, dall'altro ha contribuito a rilanciare il dibattito sui rapporti tra Oriente e Occidente.

Il libro indaga anche i diversi aspetti del disagio contemporaneo, individuando la possibilità concreta di utilizzare le discipline orientali per la soluzione delle difficoltà esistenziali presenti nel vissuto di ognuno. Al lettore è così offerta l'opportunità di verificare i principi che stanno alla base di uno "yoga dal volto umano", più in sintonia con l'esperienza del quotidiano: all'interno dei vari capitoli sono riportate alcune tecniche (posizioni, esercizi di respirazione, rilassamento) che, conciliando corpo e mente, delineano la possibilità di riconoscere in sé il meglio per sé. Un testo dunque non solo per specialisti e studenti, ma per chi - operatori sociali, insegnanti, terapeuti - vuol sperimentare nuovi strumenti di ricerca interiore per se stesso e per gli altri.

Gianni Lodi, già ricercatore presso il Dipartimento di Sociologia dell'Università degli Studi di Milano, è esperto dei fenomeni di azione collettiva e di controculture: movimenti giovanili, eco-pacifismo e ora la New Age. Parallelamente, da oltre vent'anni, pratica e studia lo Yoga; abilitato all'insegnamento, tiene regolari corsi - individuali e di gruppo - a Milano e a Castell'Arquato (PC), dove vive.