Il vile satellite del trono

Alessandro Guerra

Il vile satellite del trono

Lorenzo Ignazio Thjulen: un gesuita svedese per la controrivoluzione

Edizione a stampa

34,50

Pagine: 368

ISBN: 9788846456274

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 303.4

Disponibilità: Nulla

Lorenzo Ignazio Thjulen nacque a Gotembörg il 22 ottobre 1746. Tutto ciò che conosciamo della sua vita è però frutto della rielaborazione critica del suo vissuto vagliato alla luce della sua conversione al cattolicesimo prima, e all'entrata nella Compagnia di Gesù poi. Furono ben cinque le autobiografie che scrisse (1770; 1778; 1831; 1833 due versioni) ognuna ottenuta adeguando la memoria al tempo presente e censurata degli aspetti meno edificanti per renderla così sempre attuale.

Il cruccio di avere origini luterane trovò così enorme spazio nell'ingenua prima stesura e limitato nelle altre, dove, dimenticando la funzione salvifica della madre, si presenta come il protagonista solitario della sua conversione. Uguale fu la sorte dei padri gesuiti che si trovò ad accompagnare in Italia al tempo della loro cacciata dalla Spagna: determinanti alla sua conversione prima, spettatori della sua rigenerazione nelle autobiografie composte nel periodo della Restaurazione. A Bologna, dove si era stabilito dopo la soppressione della Compagnia nel 1773, Thjulen osservò l'inizio della Rivoluzione francese, la sua radicalizzazione, l'esecuzione di Luigi XVI, il tramonto di Robespierre, le tragiche evoluzioni direttoriali, tutto astutamente descritto come degenerazione bestiale di un'umanità che aveva abbandonato il retto sentiero divino.

All'arrivo dei francesi in Italia venne per la sua opposizione bandito, esiliato, proscritto; e mentre il Triennio repubblicano si chiudeva sui lamenti dei giacobini traditi, Thjulen diede avvio ad una serie di scritti volti a confutare le verità rivoluzionarie e a svelare l'inganno celato fino nelle parole usate dai 'diabolici giacobini'. A differenza della pubblicistica più intransigente non arrivò però mai a giustificare le insorgenze, la sollevazione scomposta della moltitudine contro il governo qualsiasi esso fosse, convinto che l'iniziativa spettasse solamente ai sovrani investiti direttamente da Dio. Un legittimista assoluto, convinto che l'alleanza leale fra Trono e Altare fosse la migliore risposta per combattere la Rivoluzione. Un "vile satellite del trono", per l'appunto, titolo del quale egli stesso si fregiava mutuando le accuse dei nemici. Ma anche testimone tetragono attardato sulle proprie convinzioni in un mondo che cambiava volto per sempre.

Alessandro Guerra (Roma, 1971) si è laureato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università "La Sapienza" di Roma, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca. È autore di saggi sul tema delle missioni religiose nel XVI secolo, sul mondo gesuitico e sui temi e i tempi della controrivoluzione italiana di matrice cattolica. Ha pubblicato con questa casa editrice Un generale fra le milizie del papa. Vita di Claudio Acquaviva (2001).


Introduzione
Abbreviazioni
Da Voltaire a Sant'Ignazio
(Natura di un libertino; Genealogia luterana; Invenzione della memoria; Interludio svedese; L'incontro con i primi gesuiti; La tempesta del dubbio; L'Italia del papa)
La Rivoluzione inevitabile
(Un bivio emblematico; Dominus ac Redemptor; Problemi della congiura; La Rivoluzione; Tutti han ragione; La ribellione degli animali)
Difendere la società: l'Almanacco della controrivoluzione
(La propaganda; L'Almanacco di Thjulen; 1974: l'anno della speranza; 1975: illusioni e sconfitte)
"Nel vasto archivio delle imposture"
(Bologna giacobina; Il "vile satellite del trono"; Il Giuramento; La lingua della Rivoluzione; La lingua salvata; Morfologia della democrazia)
Un nuovo ordine
(La genealogia maledetta; La verifica delle fonti; Napoleone alla sbarra; Il mondo dei morti; Epilogo)
Appendice

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