Jean Piaget

Elio Damiano

Jean Piaget

Epistemologia e didattica

A trent’anni dalla morte, il volume esamina i lavori postumi di Piaget, recuperandone gli scritti educativi e pedagogici e, prima ancora, quelli a carattere teologico e filosofico della giovinezza. Emerge un Piaget a tutto tondo, cristiano sociale di tradizione protestante, che, ispirato dall’aria cosmopolita di Ginevra, aveva concepito la ricerca come la missione di riscattare la ragione tradita dalle guerre, di rifondare la conoscenza come etica dell’intelligenza e di militare a favore dell’educazione alla pace e alla cooperazione internazionale.

Edizione a stampa

36,50

Pagine: 320

ISBN: 9788856825503

Edizione: 1a edizione 2010

Codice editore: 292.1.23

Disponibilità: Discreta


Si suol dire sovente che di Piaget ce n'è più di uno solo: si è parlato di un Piaget biologo (laureato in zoologia con uno studio sui molluschi), di un Piaget filosofo (pentito, a stare ad una sua biografia), certamente epistemologo, ma anche sociologo e, nonostante l'opposizione dell'establishment della materia, logico. Ovviamente, e soprattutto, di un Piaget psicologo genetico. Tanti, diversi Piaget, oppure un solo Piaget, sfaccettato e molteplice? No, piuttosto un Piaget incompreso.
L'opera di Piaget è giunta al lettore italiano con ritardi inverosimili: la prima traduzione è del 1951, quando i primi scritti in lingua originale (il francese) erano usciti negli anni '20. Guido Petter, che per primo diffuse in Italia la conoscenza dei suoi lavori, lo fece sulla base di attese pedagogiche, anzi squisitamente didattiche (l'insegnamento della lingua italiana, difficile per i bambini veneti d'allora, che si esprimevano correntemente in dialetto). Risale ad allora, non solo in Italia, il tentativo di portare Piaget in classe e di farne un catechismo per gli insegnanti. Ma in seguito agli equivoci con un ex allievo, il didatta Hans Aebli, e alla discussione con Jerome S. Bruner, lo psicologo americano dello strutturalismo didattico, con la morte di Piaget, nel 1980, è invalsa la convinzione che trasporre in didattica la sua ricerca sullo sviluppo sia insieme "necessario e impossibile".
A trent'anni di distanza questo volume cerca di rispondere a questa sfida, esaminando i lavori postumi di Piaget usciti nel frattempo, ma soprattutto recuperando il corpus degli scritti educativi e pedagogici e, prima ancora, quelli a carattere teologico e filosofico della giovinezza. Emerge così non "un altro Piaget", ma un Piaget a tutto tondo, cristiano sociale di tradizione protestante, che ispirato dall'"aria di Ginevra", umanitaria e cosmopolita, tra i bagliori del Novecento aveva concepito la ricerca scientifica come la missione di riscattare la ragione tradita dalle guerre, di rifondare la conoscenza come etica dell'intelligenza, e quindi di militare a favore dell'educazione alla pace e alla cooperazione internazionale.
Un'impresa profondamente innovativa, che ha anticipato in epistemologia il Costruttivismo contemporaneo e, per quanto concerne l'insegnamento, i modelli didattici di terza generazione.

Elio Damiano è professore ordinario di Didattica generale presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Parma. Per la FrancoAngeli dirige la collana "Laboratori disciplinari con la Didattica per concetti", all'interno della quale ha pubblicato, tra l'altro, Il sapere dell'insegnare (2007).



Incipit
("Excusez-moi..."; Piaget, l'incompreso; Piaget in Italia; Ad ognuno il suo Piaget; Questo libro)
Biografia di una ricerca
(L'iniziazione; La "conversione"; Un altro Piaget?; Il programma piagetiano; Lo spirito e la causa)
La questione del metodo
(Un naturalista nel laboratorio di psicologia; Il Metodo Clinico; Osservare l'azione; Il soggetto-ricercatore; In cerca di categorie euristiche; Per dire la logica infantile; Metodo critico e analisi funzionale; L'indagine strutturale; Modelli logici; Modelli probabilistici e Metodo Concentrico; Una comunità scientifica inclusiva; Philosophos adversus; In difesa del metodo; Il metodo "è" il problema)
L'epistemologia naturale
(Il problema; Riferimenti d'epoca; Una scia filosofica; La mappa della ricerca; La conoscenza come adattamento; L'inconscio cognitivo; Il soggetto psicologico e la produzione di "novità"; Ragioni e significati; Prove dalla Sociogenesi; La storia delle scienze come laboratorio epistemologico; La "dialettica" dell'equilibrazione; Psicologia & Logica: equivoci e tensioni di una relazione necessaria; La centralità della Logica; Modelli logici piagetiani; "Completare e correggere"; Un'epistemologia naturale)
Piaget pedagogico
(Antologia pedagogica; L?educazione morale; L'"Io" e la "Personalità"; Le condizioni sociali dello sviluppo; L'individuo autonomia e responsabilità; L'educazione è ambigua; La matrice sociale dell'antropologia piagetiana; L'interesse alla psicanalisi; Psicanalisi e psicologia del bambino; L'olismo; Intelligenza e affettiva; Psicanalisi e psicologia genetica; Piaget e l'Attivismo; La causa dell'educazione; La centralità dell'educazione morale; La psicologia scientifica alla base dell'educazione; Il pensiero e l'azione; Il bambino ambivalente; L'insegnante e lo psicologo; Piaget critico dell'Attivismo; Un'alleanza condizionata; La "pedagogia diplomatica"; La pedogogia militare; Cadute eurocentriche; L'educazione psicologicamente fondata; Un corto circuito epistemologico-didattico: l'Insiemistica; Per una didattica piagetiana: necessaria e impossibile?; Aebli, o dell'Emilio che abita ancora qui; Bruner, o della "Questione americana"; Vygotskji o del dialogo mancato; Il linguaggio, ovvero il ponte sul ruscello; Sviluppo vs apprendimento; Lineamenti di una didattica piagetiana)
Epilogo
(Uno studioso, un'idea?)
Bibliografia
(Opere di Jean Piaget; Lavori su Jean Piaget; Altre opere).

Contributi:

Collana: Scienze della formazione

Argomenti: Epistemologia - Storia dell'istruzione e dell'educazione - Didattica generale

Livello: Textbook, strumenti didattici

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