Job creation

Massimo D'Angelillo

Job creation

Il sostegno alle nuove imprese in Europa

Edizione a stampa

35,00

Pagine: 232

ISBN: 9788820426675

Edizione: 1a edizione 1987

Codice editore: 2000.258

Disponibilità: Nulla

"Job Creation" è oggi una espressione molto di moda. Per politici, economisti, sindacalisti e imprenditori essa designa un complesso di misure a sostegno delle imprese di nuova costituzione, specie quelle ad alta tecnologia e quelle ubicate nelle aree più colpite dalla crisi industriale e occupazionale. Mettendo in guardia contro facili illusioni, ma anche partendo dalla rilevanza che la tematica oggettivamente assume, il volume si impegna in una rigorosa definizione dei suoi confini (rispetto ad esempio ad ambiti "contigui" quali quelli dell'innovazione tecnologica, dei servizi reali, delle politiche di mobilità della manodopera) e in una ricognizione delle sue implicazioni di politica macroeconomica, occupazionale, industriale e territoriale. Questo avviene attingendo ad abbondanti riferimenti empirici ricavati dalle più significative esperienze straniere (Gran Bretagna, Francia, Repubblica federale tedesca), lette con l'ambizione di ricostruire la logica sottostante alle strategie adottate nei diversi contesti nazionali.

Ne deriva un confronto con la situazione italiana, che si caratterizza per un ritardo di alcuni nella adozione di politiche coerenti di "Job Creation", ma che d'altra parte, come appare dai casi presentati, appare oggi in rapida evoluzione, specie in alcune aree del paese.

In appendice, per rimarcare le implicazioni operative che un corretto discorso sulla "Job Creation" può avere, il volume contiene l'analisi di un particolare case-study (quello di Ravenna), per il quale, partendo dalle caratteristiche economiche e istituzionali dell'area, vengono prospettate precise linee di azione che i diversi soggetti in essa pi esenti potrebbero seguire.

Massimo D'Angelillo (1956), economista, si occupa di politica industriale come consulente di enti, imprese e centri di ricerca. E' autore di studi a carattere territoriale e di analisi comparate sulle politiche economiche e su quelle industriali (specie in materia di nuove imprese, di servizi reali e di innovazione tecnologica) condotte dai principali paesi dell'area Ocse.

Prefazione
Introduzione
1. job Creation: una chiara definizione concettuale come presupposto per l'agire strategico
1.1 job Creation e politiche macroeconomiche
1.2 job Creation: la confusione terminologica
1.3 Verso una chiara definizione concettuale
1.4 La definizione 'in positivo"
1.5 L'operatore pubblico
1.6 Cosa significa 'creazione"?
1.7 Quattro possibili definizioni
1.8 La scelta fra le definizioni
1.9 Settori "avanzati' e settori 'arretrati'
1.10 Nuove imprese effettive e fittizie
1.11 Quale scelta compiere?
1.12 I criteri per la scelta
1.13 Quale definizione?
1.14 La nostra scelta: Job Creation come sostegno alle nuove imprese
1.15 Tre «requisiti di utilità economica' per le nuove imprese
2. Politiche di job Creation: una proposta interpretativa
2.1 Fasi di sviluppo di una Business Idea e gamma delle azioni di Job Creation
2.2 Il ruolo dell'"ambiente" nelle politiche di JC
2.3 Una classificazione dei dati ambientali
2.4 Le condizioni di domanda
2. 5 I tassi di natalità imprenditoriale
2.6 Le condizioni di offerta
2.7 Le forme delle strategie
3. Gran Bretagna: la sinergia fra pubblico e privato
3.1 Il caso britannico
3.2 L'ipotesi interpretativa
3.3 Il Governo e gli Enti Governativi
3.4 Le Development Agencies
3.5 Le Università: Science Parks e Business Schools
3.6 Il 'Movimento' delle Enterprise Agencies
3.7 Sei esempi di Enterprise Agencies
3.8 Il fiorire delle iniziative di JC
4. La Francia: forza e limiti del dirigismo
4.1 La forza del dirigiamo
4.2 La filosofia dell'intervento
4.3 Le politiche territoriali e gli incentivi finanziari
4.4 L'agence national pour la creation d'enterprises
4.5 I grandi gruppi pubblici e nazionalizzati
4.6 I limiti del dirigiamo
5. Il modello tedesco
5.1 La Repubblica Federale: enfasi minore sulla JC
5.2 Le Industrie-Und-Handels Kammern
5.3 I Laender
5.4 Gli incentivi governativi
5.5 La frontiera fra Stato e Mercato
5.6 La politica industriale dei Laender
5.7 Il Big e i problemi dell'Area Berlinese
6. Il caso britannico
6.1 Il Quadro Governativo
6.2 L'evoluzione più recente
6.3 I limiti dell'azione dei soggetti periferici
Scheda 1. La "Legge Marcora" (L.49/85)
Scheda 2. L'esperienza Montedison
Scheda 3. i Science Parks Italiani
Scheda 4. Progetto Archimede e Progetto Gemini Bocconi
Scheda 5. La legge 33/1982 della Regione Emilia-Romagna
Scheda 6. L'AGENI
Appendice. L'applicazione della metodologia di analisi a un particolare case-study: una strategia di job Creation per Ravenna
1. Il contesto ambientale
2. Come evitare equivoci paralizzanti
3. Intervento finanziario o intervento "reale"?
4. Il Target: operatori esterni o interni all'area?
5. La gamma dei possibili interventi
6. La sinergia pubblico-privato
7. La scelta organizzativa


Contributi: M. Zingarella

Collana: Varie

Argomenti: Economia del lavoro

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