L'etica dell'equità, l'equità dell'etica

A cura di: Giuseppe Limone

L'etica dell'equità, l'equità dell'etica

L’equità, dal punto di vista dell’esperienza giuridica, non può non tendere a un minimo di certezza, in quanto deve necessariamente darsi un corpo manifesto; e d’altra parte la certezza non può non tendere a un minimo di equità nel suo dover necessariamente realizzare un minimo di senso. Ma esiste nel mondo del Diritto una legge che dice che bisogna rispettare le leggi?

Edizione a stampa

33,50

Pagine: 576

ISBN: 9788856830231

Edizione: 1a edizione 2010

Codice editore: 486.4.1

Disponibilità: Buona

L'universo del Diritto è un universo teso fra le due coordinate della certezza e dell'equità.
Essendo un insieme di regole, esso si pone come una maglia con tessitura a due aghi, di cui l'uno è la certezza e l'altro l'equità. La certezza è il corpo manifesto e l'equità il principio costitutivo e di tessitura. La certezza in quanto cerca di realizzare alcuni profili formali dell'equità, ossia in quanto tende, attraverso alcune procedure, all'equità, si pone come "certezza del diritto". La "certezza del diritto" è il luogo della reciproca tendenza al limite fra un'equità che non può non darsi un minimo di certezza e una certezza che non può non darsi un minimo di equità. Un'equità che non si dia un minimo di corpo certo, diventa iniquità, in quanto sconfina nell'iniquità della vaghezza; una certezza che non realizzi un minimo di ordine sensato, diventa incertezza, in quanto sconfina nell'incertezza della frantumazione. La certezza del diritto si pone in tale contesto come un possibile punto di equilibrio fra equità e certezza.
L'equità infatti, dal punto di vista dell'esperienza giuridica, non può non tendere a un minimo di certezza, in quanto deve necessariamente darsi un corpo manifesto; e d'altra parte la certezza non può non tendere a un minimo di equità nel suo dover necessariamente realizzare un minimo di senso.
Ma esiste nel mondo del Diritto una legge che dice che bisogna rispettare le leggi? Certo, anche se celatissima, essa esiste. E non può essere pensata se non all'interno di una "rivoluzione copernicana alla seconda potenza". Essa si radica non nell'individuo, mero schema dell'individuale, ma nella sua più piena radicalizzazione, la persona.

Giuseppe Limone è professore ordinario di Filosofia del Diritto e della Politica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. È direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della stessa Università. Fra i suoi numerosi lavori vi sono: Tempo della persona e sapienza del possibile (tomi 2), Napoli 1988-1991; Dimensioni del simbolo, Napoli 1997; Il Sacro come la contraddizione rubata. Prolegomeni a un pensiero metapolitico dei diritti fondamentali, Napoli 2001; Il simbolico come cifra di gravitazione nello spazio noetico, Napoli 2003; Dal giusnaturalismo al giuspersonalismo: Alla frontiera geoculturale della persona come bene comune, Napoli 2005. Ha curato L'era di Antigone 1, 2 e 3.



Giuseppe Limone, Tra il principio dell'interno e il principio dell'eccezione: l'equità dell'etica, l'etica dell'equità
Parte I. La questione dell'equità
Alberto Virgilio, I tempi della giustizia penale
Carla Cosentino, Eteronomia giudiziale e contratto diseguale
Stefano Manacorda, L'abolition de la peine capitale en Europe: le cercle vertueux de la politique criminelle et les risques de rupture
Parte II. Questioni di bioetica
Goffredo Sciaudone, Rossella Salvati, Dovere di cura o diritto al rifiuto delle terapie tra i diritti del malato e i doveri del medico
Parte III. Problemi giuridici
Giuseppe Molfini, Evoluzione giurisprudenziale in tema di rinvio prosecutorio
Felice Masi, Le dimensioni del diritto. La filosofia giuridica di E. Lask tra epistemologia, semantica e ontologia
Mariano Menna, Princìpi e logica di un giudizio di fatto
Maria Teresa Sanza, Le narrazioni del diritto: le pratiche linguistiche nella comunità interpretativa del contestualismo giuridico
Girolamo Tessuto, An Introduction to Collocations in Legal English: Developing Vocabulary Competence in ESP Instruction
Parte IV. Questioni filosofiche
Filippo Barbera, Ricentrare l'architettura nel progetto epistemologico
Sergio Sorrentino, Il sacrificio nella prospettiva filosofico-religiosa e etica
Aldo Masullo, Nota su Fichte e l'etica
Francesco Saverio Festa, Tra risentimento e livellamento: Max Scheler interprete e critico di Nietzsche
Francesco Aliberti, Problemi e prospettive nella riflessione morale di Immanuel Kant
Diego Giordano, Verità e paradosso. Tra Kierkegaard e la filosofia analitica
Paolo Calabrò, Tra il dire e il fare: parole e termini nella riflessione di Raimon Panikkar
Angelo Maria Vitale, Cristianesimo, qabbalah, platonismo. L'umanesimo cristiano di Girolamo Seripando nella letteratura critica
Tahar Ben Guiza, L'umano come punto di vista sull'umanità
Alfonso Salvatore, Etica e religione nella Filosofia delle forme simboliche di Ernst Cassirer
Dalila Belhareth, Archeologia del saper fare e genesi poetica nella Scienza nuova
Jens Loenhoff, Il concetto di limite in Simmel, Plessner e Luhmann
Rodolfo Parlato, Il labirinto dei memi
Parte V. Esperienze storiche
Domenico Rosati, Aldo Moro: La profezia cristiana di una laicità incompiuta
Armando Savignano, Filosofia e profezia in Antonio Vieira
Michel Kowalewicz, Georges Dulac, Caterina II, l'Accademia Imperiale delle Scienze e il Supplemento dell'Enciclopedia
Maddalena Sannino, Dall'emergenza educativa all'equità educativa. Frammenti per un orientamento narrativo
Parte VI. Crisi e critica del politico
Michael D. Ryan, Il Moloch americano. Riflessioni sul male strutturale indirizzate alle Chiese americane
Maria Grazia Recupero, Le ragioni del politico. Un confronto tra Sofocle e Jean Anouilh
Mauro Foglia, Democrazia e persona. Profili di un rapporto problematico
Parte VII. Un sasso in piccionaia: questioni di civiltà
Giuseppe Limone, Libri d'arte, crinali di civiltà
Parte VIII. Note di lettura
Giuseppe Limone, L'artiglio e la preghiera. Leggendo Plenilunio nella palude di R. Filippelli
Giuseppe Limone, L'altra metà di Luciano Erba
Michele Mauro Raia, Maurizio Viroli, l'Italia dei doveri
Raffaele Maione, Noam Chomsky, Regole e rappresentazioni. Sei lezioni sul linguaggio.

Contributi: Francesco Aliberti, Filippo Barbera, Dalila Belhareth, Paolo Calabrò, Carla Cosentino, Georges Dulac, Francesco Saverio Festa, Mauro Foglia, Diego Giordano, Tahar Ben Guiza, Michel Kowalewicz, Jens Loenhoff, Raffaele Maione, Stefano Manacorda, Felice Masi, Aldo Masullo, Mariano Menna, Giuseppe Molfini, Rodolfo Parlato, Michele Mauro Raia, Maria Grazia Recupero, Domenico Rosati, Michael D. Ryan, Rossella Salvati, Alfonso Salvatore, Maddalena Sannino, Maria Teresa Sanza, Armando Savignano, Goffredo Sciaudone, Sergio Sorrentino, Girolamo Tessuto, Alberto Virgilio, Angelo Maria Vitale

Collana: L'era di Antigone. Quaderno di Scienze filosofiche, sociali e politiche

Argomenti: Diritto, giustizia

Livello: Studi, ricerche

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