Questo libro intende rispondere al bisogno, che sembra farsi sempre più urgente, di una lettura interpretativa, non sovraccaricata da componenti "ansiogene", del nuovo rapporto che oggi unisce (e nello stesso tempo, per altri versi, divide) islam e occidente.

L'argomento viene affrontato da alcuni dei migliori specialisti operanti in Italia, in un'ottica interdisciplinare, cercandone le radici storiche e culturali, ed evidenziandone le possibili conseguenze per l'oggi.

Non c'è dubbio che se assistiamo attualmente a un rinnovato interesse nei confronti dell'islam, ciò non avviene per un astratto desiderio di conoscenza ma per l'incrociarsi di due fattori non direttamente correlati ma, significativamente, concomitanti, uno interno e l'altro esterno ai paesi dell'occidente: da un lato la presenza di significative minoranze musulmane, frutto di recenti flussi migratori, nei paesi del nord del mondo; dall'altro il riemergere di diversi paesi islamici, e dell'islam stesso, come protagonisti, politici e non solo, della ribalta internazionale. In particolare, il progressivo radicarsi degli immigrati musulmani ha fatto dell'islam la seconda religione nella maggior parte dei paesi d'Europa. Un evento di per sé storico, di forte impatto culturale e sociale tanto per l'islam quanto per l'occidente. Questo semplice, concretissimo fatto, getta nuova luce sulle relazioni tra due mondi abituati a concepirsi come alternativi, e schiude inediti orizzonti, ancora in buona parte da esplorare: sul piano sociale come su quello politico, sul piano giuridico come su quello economico, sul piano culturale come su quello religioso.

Le analisi contenute in questo libro vogliono essere un primo contributo a questo approfondimento, una sorta di carta geografica che faciliti l'esplorazione di questi orizzonti.