L'eroica viltà.

Valentino Zaghi

L'eroica viltà.

Socialismo e fascismo nelle campagne del Polesine. 1919-1926

Edizione a stampa

33,50

Pagine: 220

ISBN: 9788820434199

Edizione: 1a edizione 1989

Codice editore: 1573.130

Disponibilità: Fuori catalogo

Nella seconda metà del secolo scorso un profondo rivolgimento socioeconomico investe il Polesine, modificandone irreversibilmente le antiche strutture semifeudali. Il processo ricalca - al di là delle specifiche contingenze - analoghi fenomeni che interessano quasi per intero la Padania e portano all'instaurarsi di un'agricoltura contraddittoriamente moderna. L'estendersi del capitalismo nelle campagne porta alla condensazione di un proletariato di massa sul quale il partito socialista incrementa appropria preminenza.

Attraverso un excursus di medio periodo questo saggio ripercorre la nascita, il radicamento ed il repentino crollo di un movimento bracciantile con una fertilità culturale, una dimensione organizzativa e una particolare connotazione ideologica che gli conferiscono spiccati accenti di originalità. La sua caratteristica precipua è il riformismo che si snoda tra due figure generazionalmente emblematiche: Nicola Badaloni e Giacomo Matteotti.

Nel clima incandescente del dopoguerra, sull'onda dei trionfi elettorali ("La provincia più rossa d'Italia") e di quelli legati al rinnovo dei patti agrari, il proletariato rurale gestisce per intero la vita amministrativo politica del Rodigino, prima di schiantarsi sotto l'incalzare della reazione fascista.

Obiettivo prioritario del lavoro è di ricostruire il momento di trapasso da questa realtà, totalmente egemonizzata dai socialisti, a quella in cui il fascismo ha ormai preso il sopravvento. Uno slittamento che riconsegna il potere, dopo la brevissima parentesi, ai ceti da sempre detentori: i grandi agrari e i professionisti urbani.

Una "cronaca ragionata" di vita provinciale che comporta anche l'enucleazione dì alcuni stimolanti temi (la violenza, il consenso) utili ad un ripensamento critico: La già consistente indagine storiografica sulle origini del fascismo si arricchisce così di un volume dal taglio semplice e nuovo.

Valentino Zaghi (1953) si è laureato in Storia dei partiti e dei movimenti politici presso l'università di Ferrara. Attualmente è impegnato nel Dottorato di ricerca dell'Università di Torino con un lavoro che riguarda l'organizzazione del potere nel regime fascista. Studioso di storia del movimento operaio e del fascismo, ha pubblicato numerosi saggi ed interventi critici in opere collettanee e riviste specializzate.

Premessa
Introduzione. Dalle grandi bonifiche meccaniche alla prima guerra mondiale (1850-1915)
Capitalismo e proletariato nelle terre di bonifica «La boje» e la grande migrazione transoceanica
Predicazione socialista e impianto delle leghe Lotte agrarie dell'età giolittiana
1. Grandezza e limiti del socialismo polesano nel primo dopoguerra (1919-1920)
Il socialismo polesano all'indomani del conflitto
Borghesia agraria e ceti medi urbani
Le elezioni politiche del 1919
Scioperi economici e patto agrarioo 1920-1921
Massimalisti e riformisti alla vigilia di Livorno Amministrative dell'ottobre 1920 e prodromi fascisti
2. La reazione fascista e il crollo dell'organizzazione proletaria (1921-1922)
La prima ondata squadristica (febbraio-aprile 1921)
Incertezze ed errori socialisti di fronte alla reazione
Il «patto di pacificazione». Ripresa delle spedizioni
L'estremo tentativo socialista di riorganizzazione
I processi per reati politici. Il caso Piccinato
Crisi e consolidamento del fascismo polesano
3. L'organizzazione delle leghe e il sorgere del fascismo
4. Dalla «marcia su Roma» allo stato autoritario (1923-1926)
Il primo anno di dominazione fascista
Le elezioni politiche del 1924
Il delitto Matteotti
Verso la fine delle libertà
Note
Indice dei nomi


Collana: Storia/studi e ricerche

Argomenti: Storia politica e diplomatica

Livello: Studi, ricerche

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