Il volume analizza l'ampia problematico teorica relativa agli effetti derivanti dalla scelta, o meglio dalla diversa combinazione, tra finanziamento monetario e non monetario del disavanzo pubblico. Partendo dal vincolo di bilancio, si passa ad esaminare il rapporto tra debito pubblico e attività finanziarie soffermandosi su tradizionali e più recenti dispute sui titoli pubblici come componente della ricchezza, sulla tesi attribuita a Ricardo della ,neutralità» del debito, sui limiti dell'indebitamento pubblico e sulla politica del debito. Il lavoro affronta, quindi, la tematica del finanziamento del deficit attraverso creazione di base monetaria esaminando le teorie monetariste, Keynesiane e eclettiche (monetaristi fiscali, ecc.), discutendo della validità della politica monetaria a più stadi.

Nell'ambito di una impostazione che dà rilievo agli aspetti finanziari, viene approfondito il tema del condizionamento sulla gestione bancaria, depositi, impieghi, portafoglio titoli e tassi di interesse, determinato dalla presenza prolungata e massiccia del deficit pubblico e del debito a copertura. Importante è l'analisi dei rapporti tesoro-banca centrale.