La modificazione delle mansioni

Carlo Pisani

La modificazione delle mansioni

Edizione a stampa

38,50

Pagine: 240

ISBN: 9788820487485

Edizione: 1a edizione 1996

Codice editore: 300.56

Disponibilità: Limitata

La modificazione delle mansioni pone ancora il problema della configurabilità dello jus variandi, riconosciuto nel diritto vivente giurisprudenziale pur nelle perduranti incertezze della dottrina, che giustificano l'esigenza di rivisitazione critica del tema. Egualmente bisognosa di adeguata rielaborazione, di fronte alle innovazioni dei sistemi produttivi, è la nozione di "equivalenza" quale limite legale alle vicende modificative delle mansioni, al quale si sottraggono soltanto alcune ipotesi di difficile definizione. Infine, meritano una sistemazione le numerose questioni relative alla c.d. "promozione automatica", mentre l'esame delle tecniche di tutela consente di verificare il grado di effettività della disciplina. Dall'indagine scaturiscono alcune proposte de jure condendo per risolvere nodi interpretativi e per meglio contemperare professionalità e flessibilità.

Carlo Pisani ha pubblicato su riviste specializzate vari saggi sul rapporto individuale di lavoro, affrontando, tra gli altri, i temi della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, dell'indennità sostitutiva di ferie non godute, del controllo a distanza, del licenziamento disciplinare e del contratto di formazione e lavoro.


I. La fonte della modificazione delle mansioni
1. La persistenza del problema della fonte
2. La fonte in relazione ai vari tipi di modifiche consentite
3. La difficoltà di rinvenire una previsione Iegislativa dello jus variandi
L'interpretazione letterale dell'enunciato "deve essere adibito"
Il confronto con il precedente testo della norma
Altre indicazioni sistematiche
Assenza dí indicazioni utili desumibili dalla ratio della norma
4. La difficoltà di costruzione sistematica dello jus variandi
La tesi della coessenzialità dello jus variandi al contratto di lavoro subordinato. Critica
La perdita del carattere dell'eccezionalità
L'inidoneità dell'equivalenza a risolvere i problemi derivanti dalla perdita dell'eccezionalità del potere
5. Le alternative prospettate per continuare a configurare il potere
La tesi della sopravvivenza dei caratteri dell'eccezionalità. Critica
Le tesi della trasformazione dello jus variandi in potere direttivo. Critica
6. Conclusioni e proposte de jure condendo per le modifiche orizzontali
7. La fonte in relazione all'assegnazione a mansioni superiori
8. La fonte in relazione ai vari tipi di adibizione a mansioni inferiori
II. Il limite alla modificazione delle mansioni: l'equivalenza
1. L'elaborazione della nozione di equivalenza
Le posizioni interpretative prevalenti
I problemi posti dalla diffusione delle nuove tecnologie
I tentativi di soluzione.Critica
L'interesse tutelato dalla norma
Una proposta interpretativa
2. L'ambito di applicazione dell'equivalenza
L'individuazione delle mansioni di assunzione e la loro modificazione
Le mansioni promiscue
L'equivalenza e l'adibizione a mansioni superiori
Gli accordi necessitati inpejus
III. Gli effetti della modificazione delle mansioni
1. II diritto alla promozione
La tipologia delle "promozioni del lavoratore". L'adibizione a mansioni "corrispondenti alla categoria superiore" e la qualifica convenzionale
La fattispecie della promozione automatica
La "superiorità" delle mansioni; la mobilità verticale "interna"; gli inquadramenti "anomali" e la c.d. indifferenza delle mansioni rispetto al grado
Ulteriori modalità dell'assegnazione a mansioni superiori
La durata dell'assegnazione a mansioni superiori
La sostituzione dei lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto
2. L'irriducibilità della retribuzione
IV. Le tutele contro l'illegittima modificazione delle mansioni
1. La nullità degli atti contra legem e l'invalidità delle rinunzie e delle transazioni
2. L'azione di condanna e l'azione cautelare
3. L'autotutela individuale del lavoratore
4. Il risarcimento del danno.

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